Milan, i difetti di Pioli: mai vincente contro le grandi e il problema Paquetà

MILAN PIOLI PAQUETÀ - Stefano Pioli e il futuro incerto. Forse già segnato, secondo alcuni. L'ombra di Rangnick avanza prepontemente sul mondo Milan, ma la conferma del tecnico parmigiano forse sarebbe stata in dubbio anche a prescindere dalla rivoluzione tedesca che Gazidis ed Elliott hanno in mente di lanciare. Eh si perché, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, la gestione Pioli ha certamente compattato il gruppo, fornendo un'identità alla squadra. Il gioco c'è, si vede, il Milan raramente viene surclassato nel gioco e nel risultato, se si eccettua la disfatta di Bergamo. L'inserimento di Ibra è stato gestito bene, e a Pioli si deve anche la rivitalizzazione di Ante Rebic: da oggetto misterioso a goleador. Ogni rosa ha però le sue spine, e La Gazzetta dello Sport oggi in edicola le evidenzia tutte.

Pioli, pochi punti con le grandi e l'equivoco Paquetà

Il Milan di Pioli ha un grande difetto, come sottolinea La Rosea: non ha mai vinto contro le grandi. Se consideriamo che in questa cerchia rientrano Juve, Lazio, Inter, Atalanta, Roma e Napoli, la statistica è eloquente. In più, se è vero che il Milan raramente viene dominato nel gioco, altrettanto di rado domina gli avversari. E risulta un pò sterile in zona gol. Sul discorso della valorizzazione dei singoli, Lucas Paquetà fa da contraltare a quella di Rebic: il brasiliano, che rappresenta l'acquisto più costoso della gestione Elliott, non è stato recuperato da Pioli che, forse pressato anche dall'urgenza della classifica, lo ha spesso lasciato fuori.