"L'Inter voleva dimostrare di essere superiore a noi per tanti motivi. Era una partita importante e noi per 70' abbiamo giocato da grande squadra. Ma quando ti rilassi un po', rischi. I miei ragazzi, comunque, mi continuano a stupire: sono un allenatore felice. Siamo stati bravi a leggere la partita. Gli avversari non l'hanno preparata per aggredirci e noi abbiamo forzato poco la giocata. Mi piace quando i miei stanno in campo con consapevolezza e padronanza dei nostri mezzi. Grande determinazione anche nei duelli di ogni pallone. Abbiamo lavorato bene sotto palla senza concedere tantissimo".
"Siamo cresciuti tanto anche con l'esperienza del girone di Champions dell'anno scorso. La competizione richiede un tasso di concentrazione elevatissima. Il Salisburgo è una formazione molto pericolosa: occorre essere preparati".
"Ero sicuro che l'Inter avrebbe giocato con due attaccanti veloci. Abbiamo preferito aspettarli, ma siamo stati intensi nei duelli. I nostri attaccanti si sono atteggiati molto bene. Loro sono molto forti nella profondità".
"Ha talento ed è un ragazzo intelligente. Ai giovani va concesso anche la possibilità di sbagliare. Il nostro obiettivo è metterlo nelle giuste condizioni per colpire. Il suo 'modo di fare' disturba la visione, ma sa benissimo che deve puntare in alto, in alto".
"Non mi sorprende più. Giocatore e persona: spessore incredibile. Abbiamo tanti giocatori di alto livello, se siamo forti è merito di tutti. La condivisione col popolo rossonero è bellissima. Cerchiamo di mettere in campo tutto quello che abbiamo, a volte anche di più".