MILAN PSG LEAO - Tante le note positive per la squadra di Stefano Pioli nel fondamentale match di Champions League contro il PSG giocato in una splendida cornice di pubblico in quel di San Siro. La Gazzetta dello Sport mette la lente d'ingrandimento sulla prestazione mostruosa di Rafael Leao. Il portoghese è infatti stato autore di un goal importantissimo per il momentaneo 1-1 pochi minuti dopo il goal di Skriniar. Ma non è l'aspetto più importante, visto che Leao è stato autore soprattutto di una gara precisa in fase difensiva. La rosea evidenzia l'atteggiamento generoso senza palla del portoghese, raramente visto così concentrato nell'aiutare i compagni di squadra in difesa. Parole al miele però anche per mister Pioli, in grado di tirare fuori il meglio da ogni singolo individuo e di incartare i francesi con il 4-2-3-1. Il tecnico rossonero ha avanzato Loftus-Cheek sulla trequarti, posizione in cui ha giocato una partita di altissimo livello.
Non lo scopriamo di certo oggi: Rafael Leao è l'ago della bilancia di questo Milan. Lo sarebbe, probabilmente, di quasi tutte le squadre al mondo. Il portoghese è dotato di una tecnica che in pochi al mondo possono pareggiare. Con i suoi strappi palla al piede ha fatto impazzire Marquinhos e l'intera retroguardia parigina, creando per sé e per i compagni diverse palle goal.
Ma se Rafa iniziasse con continuità a garantire prestazioni del genere, aiuto in fase difensiva compreso, staremmo parlando di un giocatore di un altro pianeta. Sarà dunque importante riuscire ad ottenere questo dal portoghese: nel match contro il PSG non sono mancate chiusure precise e tempestive del fenomeno rossonero, che non hanno impedito però le sue solite scorribande offensive, imprendibile per chiunque. Nelle gare in cui il Milan non è uscito sconfitto in Champions League, il portoghese è sempre stato premiato come Man Of The Match UEFA, questo a testimonianza di quanto sia determinante il suo apporto alla causa rossonera.
Nota di merito anche per Stefano Pioli, che nel momento più difficile da quando è sulla panchina del Milan è riuscito a sfornare una prestazione di altissimo livello contro un avversario difficilissimo come il PSG. Non era facile avere il coraggio di rischiare cambiando modulo in una gara così delicata ed in un periodo di estrema difficoltà.
Il 4-2-3-1 di Pioli ha sorpreso Luis Enrique, ed ha praticamente annullato Mbappé, il quale è stato probabilmente il giocatore più deludente sceso in campo in quel di San Siro. Fischiato, messo in discussione da tutti, Pioli ha tirato fuori il coniglio dal cilindro. Non una cosa da tutti. Ora il Milan è padrone del suo destino, visto che con due vittorie sarebbe matematicamente qualificato. Allo stesso tempo, potrebbe anche bastare una sola vittoria. Infatti, se il Diavolo vincesse contro il Borussia Dortmund ed il PSG conquistasse 6 punti, i rossoneri sarebbero comunque qualificati.
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