MILAN JUVENTUS VALERI - Ancora dibatitti e polemiche dopo Milan-Juventus a causa soprattutto del dubbio rigore assegnato dall'arbitro Valeri per mani di Calabria in area di rigore. Già ieri sera nel post partita di RAI Sport, l'ex arbitro Pieri aveva sentenziato che a termini di regolamento il penalty non avrebbe dovuto essere assegnato. Oggi l'ex collega Graziano Cesari ha rincarato la dose. Bocciando anch'egli nel complesso la direzione di Valeri. Ecco le parole dei due ex fischietti.
"Ronaldo impatta il braccio di Calabria che è in caduta. Riporto le parole del designatore Rizzoli che il 20 novembre incontrò capitani ed allenatori, e commentò un episodio molto simile a questo che successe alla prima di campionato in Cagliari-Brescia. Se il calciatore è girato non può avere nessuna percezione. In quell'occasione l'arbitro concesse il rigore. Rizzoli in fase di commento con capitani ed allenatori disse che quello in Cagliari-Brescia non doveva essere assegnato come calcio di rigore. Sono molto simili e anche stasera non avrebbe dovuto concedere il rigore. Nel complesso Valeri ha sbagliato completamente la direzione arbitrale, condendo le decisioni errate con uno scarso dialogo coi calciatori".
Queste le parole di Cesari rilasciate a SportMediaset: "Non ho nessun dubbio: il rigore non c'era. Intanto, come ha ricordato Pioli, l'azione nasce da un fallo evidente di Alex Sandro su Ibrahimovic. Poi va analizzata la dinamica del fallo di Calabria. Il difensore del Milan salta di testa, non trova il pallone, e quando è ancora in area viene colpito dal pallone calciato da Ronaldo mentre è di spalle, anche se con il braccio largo. L'episodio è molto simile a quello di Cerri in Cagliari-Brescia alla prima giornata. Per il quale l'arbitro assegnò un rigore che lo stesso Rizzoli considerò sbagliato. Calabria è scomposto, ma è in volo e girato di spalle. Insomma, non poteva farci niente e non fa niente per ostacolare volontariamente Ronaldo. In sintesi devo dire che la direzione di Valeri è stata molto confusa, fuori fase e incoerente. Il voto che merita il direttore di gara è 4".