Giampaolo: "Conosco le idee di Conte. Vogliamo vincere e convincere. Gioca Conti, su Paquetà..."

20 Settembre 2019
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 4 minuti

CONFERENZA STAMPA GIAMPAOLO MILAN - Giornata di vigilia per Marco Giampaolo e il suo Milan. L'allenatore dei rossoneri ha presentato in conferenza stampa il Derby contro l'Inter - in programma domani sera alle 20:45 al 'G. Meazza' in San Siro - in conferenza stampa rispondendo alle domande dei cronisti presenti.

Sull’atmosfera del derby

"Vedremo domani sera. Il mio collaboratore mi ha raccontato del clima di emozione, di passione, che trascina tutti. Sensazione che proverò domani".

Quanto è importante la vittoria?

La nostra ambizione è giocare bene e vincere. E' sempre stata la mia ambizione. Le vittorie ti aiutano ad andare avanti, per me bisogna vincere e convincere. Lavoriamo per questo.

Una carriera tra sali e scendi: è la partita più importante della carriera?

Le salite e le discese fanno parte della vita di un allenatore. E' una gara importante, il derby è sempre una gara a sé. Ho vissuto quello di Genova, so cosa significa un derby per i tifosi e l’ambiente. È una partita importante, io ambisco a giocarne tante".

Preferisci calciatori arrabbiati o tranquilli?

"Io preferisco giocatori concentrati e vogliosi. I nervosismi non mi interessano, soprattutto in certe partite. C'è un dispendio di energie psico-fisiche importanti quando ci sono partite di questo genere, serve serenità e tranquillità. In queste gare non c’è bisogno di alzare il livello: si alza da solo".

Quanto è importante nell’Inter Brozovic?

"L'Inter è una squadra chiara e definita, fa le cose con ripetitività. Servirà fare un grande lavoro collettivo. E' la partita più difficile dal punto di vista della contrapposizione, servirà una grande partita da squadra. Ho visto l’Inter in Champions. Hanno trovato una squadra diversa che gli ha dato più fastidio. Ma resta una squadra definitiva, che fa le sue cose”.

Sfida dalla verità?

"In ogni partita si ha qualcosa da perdere o da vincere”.

Inter favorita?

“Non lo so, è una gara talmente particolare che sfugge a qualsiasi tipo di pronostico. Non voglio essere sfavorito, voglio che la squadra faccia la partita giusta. Confido nella capacità di saperla fare”.

Giocare bene dipende dal modulo?

"Sono tante cose, si lavora per ottimizzare ogni cosa. Non dipende mai da una sola cosa. Dipende anche dall'atteggiamento con cui si scende in campo, la mentalità e la qualità".

Si sente sfavorito?

"Hanno tutti da perdere e tutti da vincere. Non mi interessa essere sfavorito. Voglio che la squadra faccia la partita giusta".

Può essere la partita giusta per svoltare?

"Ogni partita è buona per svoltare. Nelle prime amichevoli abbiamo fatto vedere buone cose, in campionato un po' meno. Domani dovremo essere bravi su certi dettagli, abbiamo lavorato molto in settimana".

Milan come lo Slavia Praga?

"Lavoriamo per far meglio dello Slavia Praga. Molte volte si può difendere tenendo la palla, come fanno le grandi squadre. Non mi piacere stare nel ‘fortino’. La nostra ambizione è far bene tante cose. A me non piace una squadra che difende bassa, che gioca la palla lunga e non pressa alto".

Giampaolo su Conte

"Conte ha avuto un percorso importante. L’ho seguito e so che tipo di evoluzione ha avuto. All’Inter gioca il calcio del primo Conte. Non l’ho mai incontrato ma so qual è la sua idea".

Chi gioca al posto di Calabria?

"Gioca Conti. Ha un possibilità, si allena bene, è sempre attento. Mi pare sia cresciuto rispetto a qualche mese fa. In fase difensiva sa che deve migliorare. Si è messo a disposizione ed è cresciuto. Deve dimostrare come sta".

A che punto è l’inserimento dei nuovi acquisti?

"Per me c'è solo un Milan. Alleno 23 giocatori dei quali sono contento. Per me esiste solo il Milan, che è al di sopra di ogni interesse dei singoli".

Cosa cambia nella preparazione della partita nell’avere contro Lukaku e non Icardi?

"Lukaku e Icardi hanno caratteristiche simili fisiche, non mi cambia nulla nella preparazione della partita".

Il miglior Milan contro il Manchester a Cardiff

"Se la squadra è riuscita ad esprimere quel modo di giocare, significa che può farlo. Sono convinto che lavorando insieme possiamo esprimere quel tipo di calcio, che non vuol dire vincere tutte le partite ma avere un’identità riconoscibile".

Qual è lo stato d’animo della squadra?

“La squadra è serena, tranquilla. Ha lavorato bene, senza isterismi e nervosismi. Le partite vanno giocate con gioia ed entusiasmo, in maniera responsabile. Fate le cose per bene giocando. La squadra ha lavorato sempre in maniera responsabile. Il calcio è bello se mi diverto e mi entusiasmo. A Verona non siamo stati decisivi negli ultimi metri, sono difficoltà che ci stanno”.

Sul confronto con Paquetà

"Nessun confronto, c'è stata solo una chiacchierata. Poi a voi giornalisti piace esagerare, ma non c'è stato nulla di clamoroso".

Com’è stata la settimana di Giampaolo?

“Serenamente. Lavorando tanto, come mia consuetudine. Arrivo alle 8.30 ed esco alle 20, come sempre”.

Quanto vale questa partita?

“È una partita che pesa, prima durante e dopo. Ma non rappresenta il crocevia, siamo solamente alla quarta giornata”.

Su Biglia

"E' un giocatore esperto, sa giocare le partite. Quando ho detto quelle cose dopo Verona era per dire che è un giocatore di esperienza".

Giampaolo su Rebic

Rebic è arrivato con entusiasmo e buona determinazione. Ha l’entusiasmo giusto”.

Donnarumma è un leader dello spogliatoio?

“Ci sono tanti uomini spogliatoio. I più giovani devono capire quello che è l’ambiente Milan. Gli altri lo conoscono e sono tutti leader. Gigio è uno di questi”.

Rimpianto Sensi?

“No. Il mercato non è competenza mia. Io amo i miei e non mi interessano quelli che non sono i miei giocatori”.

Che Inter si aspetta?

"E' una squadra che gioca sempre allo stesso modo, non mi aspetto sorprese. E' chiaro che ogni partita è diversa dall'altra perché c'è sempre un avversario diverso di fronte. L'Inter prova sempre a fare la partita".

Una vittoria per i tifosi

"Non dobbiamo mai dimenticarci che quello che facciamo lo facciamo per i tifosi. So cosa significa poter regalare ai tifosi la vittoria di un derby. Per me dura solo un'ora, non riesco a godere a lungo di una vittoria, ma so bene cosa rappresenta il derby per i tifosi".

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