La rivoluzione di Gazidis: un Milan internazionale e senza...milanisti

MILAN GAZIDIS BOBAN MALDINI - Anche in assenza di comunicati ufficiali, si può dire comunque già iniziata la rivoluzione in casa Milan. Il plenipotenziario Ivan Gazidis, investito di poteri sempre maggiori dalla stessa proprietà Elliott, è pronto a cambiare pelle al Milan. Iniziando dalla guida tecnica, con Ralf Rangnick che dovrebbe prendere il posto di Stefano Pioli, e continuando con l'aumento di compiti e responsabilità per figure dirigenziali già presenti nell'organigramma rossonero. Tuttosport oggi in edicola traccia quello che potrebbe essere il cammino tecnico-societario del Milan nel prossimo futuro. Un Diavolo sempre più internazionale e sempre meno legato alle vecchie glorie.

La rivoluzione di Gazidis: dopo Boban via anche Maldini?

Com'è noto, per l'addio di Boban si attende solo l'ufficialità da parte della società. In molti, anzi quasi tutti, sono convinti che a lasciare sarà anche Paolo Maldini, sebbene, sottolinea il quotidiano, la proprietà non avrebbe intenzione di mandar via l'ex capitano. La figura di Rangnick però, certamente non una scelta di Maldini, incombe, e la futura convivenza potrebbe essere davvero complicata. Anche perché il tedesco ricoprirebbe un doppio ruolo da allenatore-dirigente, esautorando di fatto Maldini di alcuni compiti. Al contrario di Hendrik Almstadt, lo stretto collaboratore di Gazidis già investito di una buona quota di potere come prontamente sottolineato dalla nostra redazione in tempi non sospetti. Per non parlare di Geoffrey Moncada, attuale capo degli scout rossoneri: il suo ruolo non dovrebbe affatto cambiare, ma sarà certamente ancor più ascoltato rispetto al passato.