Rivoluzione Milan, via Boban e Maldini. Il futuro è nelle mani di Gazidis e Rangnick

MILAN GAZIDIS RANGNICK - Tutto era inziato con la solita indiscrezione sul nuovo allenatore del Milan. Voce fatta circolare prima dell'effetto Ibra sul cammino dei rossoneri. Prima che si vedessero i frutti del lavoro di Pioli. Poi ci sono state le dichiarazioni di Gazidis, che solo apparentemente avevano gettato acqua sul fuoco. Poi è uscito allo scoperto Boban. Fino allo scontro aperto in società. Il dado è tratto, ed è ormai (quasi) irreversibile la situazione. A fine anno Boban e Maldini lasceranno. Il plenipotenziario sarà Ivan Gazidis, come sempre coadiuvato dalla figura, troppo spesso sottovalutata, di Hendrik Almstadt. Possibile che venga anche richiamato Fabio Capello come figura istituzionale che servirà da collante tra la dirigenza ed il nuovo tecnico. Chi sarà? Fin troppo facile fare il nome di Ralf Rangnick, il vero pomo della discordia tra gli attuali dirigenti e Gazidis. La Gazzetta dello Sport oggi in edicola spiega bene la situazione societaria e gli scenari futuri in seno alla società rossonera.

La Gazzetta dello Sport: "Rivoluzione Milan: Boban, sarà addio. Gazidis al potere, Rangnick in pole"

La linea scelta dal quotidiano milanese non lascia troppo spazio a dubbi. Gli addii di Boban, Maldini e Massara appaiono inevitabili. Tutti quelli che hanno invocato un intervento della proprietà Elliott che riempisse di autorità e decisionismo l'attuale gruppo dirigente, sono rimasti delusi dall'apprendere che proprio la figura di Rangnick rappresenta l'asse intorno al quale Gazidis, con la benedizione della famiglia Singer, proprietaria del fondo, intende far ripartire il Milan. L'attuale dirigente del gruppo RedBull si farà promotore di una gestione tecnico-sportiva che bolliva in pentola già da mesi. E che aveva trovato l'opposizione della vecchia guardia rossonera, poco disposta ad avallare progetti troppo a lungo termine. Ma Rangnick ,e quello che rappresenta, ha messo d'accordo proprietà ed Amministratore Delegato. Con buona pace delle vecchie glorie del Diavolo.