KJAER - Arrivato in sordina a gennaio, Simon Kjaer è sempre più un faro del nuovo Milan. Soprattutto nel periodo di assenza di capitan Alessio Romagnoli ha tenuto in piedi il reparto quasi da solo, segnando addirittura due rigori nell'incredibile partita contro il Rio Ave, valsa la qualificazione alla fase a gironi di Europa League.
Kjaer ha dimostrato che gli anni al Palermo non erano solo un caso. "Maldini e Massara mi hanno portato al Milan per avere voce in spogliatoio e aiutare i più giovani. Do una mano, mi sento leader in campo e in allenamento", le parole dell'ex centrale anche della Roma, a La Gazzetta dello Sport.
Il grande avvio di campionato ha cambiato gli obiettivi di campionato, con Kjaer che crede anche allo scudetto. "Siamo in testa, per cui possiamo vincere. Non deve diventare un'ossessione ma un obiettivo perché siamo il Milan. Sono arrivato in un momento complicato ma sapevamo che c'era qualità. Ora i risultati arrivano e c'è entusiasmo: ma ricordiamoci che non ci vuole molto a tornare indietro. Sfruttiamo l'esperienza accumulata negli ultimi sei mesi, ci ha fatto maturare. Ormai siamo giovani solo sulla carta d'identità, abbiamo dimostrato di essere una grande squadra". Se da scudetto lo dirà il tempo.
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