INTERVISTA MORATA MILAN GALATASARAY - L'attaccante del Milan oggi in prestito al Galatasaray Alvaro Morata ha concesso un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport ai quali ha parlato anche del proprio futuro.
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Se ha sentito Allegri o Tare
"Se ho sentito Allegri? No, o almeno, non nelle nuove vesti. Perché Max lo sento spesso per il rapporto che ci lega. Tare l’ho visto un paio di volte a cena con amici ma niente di più. Sono contento per loro e per il Milan: sono grandissimi professionisti e se li hanno presi vuol dire che il Milan vuole tornare subito a vincere e a essere importante e spero che gli vada tutto alla grande. Di me però non so nulla".
Il percorso al Milan e l'addio a gennaio
"Secondo me abbiamo fatto anche grandi partite, le cose non stavano andando così male come sembrava o si diceva. Poi però là dentro sono successe cose che non avevo mai vissuto in carriera e che preferisco tenere per me, non mi sentivo più a mio agio e prima di diventare un problema me ne sono andato".
Cosa non ha funzionato al Milan?
"Non lo posso dire. I cambi repentini non sono mai facili. Se inizi a giocare con una mentalità e all’improvviso muti radicalmente ti può andare molto bene oppure no. Magari la nuova strada scelta a inizio stagione aveva bisogno di un po’ di tempo per essere battuta: hanno deciso di cambiare e non c’è molto da dire. Sì, anzi, una cosa c’è: non è vero che come ho letto in giro mi sarei pentito della scelta. Mai. È stato un onore vestire una maglia storica come quella del Milan".