IBRAHIMOVIC MILAN FEYENOORD CONFERENZA STAMPA - Il senior advisor di RedBird per l'AC Milan Zlatan Ibrahimovic è intervenuto oggi pomeriggio in conferenza stampa alla vigilia della gara di Champions League che vedrà i rossoneri impegnati a San Siro contro il Feyenoord nel ritorno dei playoff.
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"E' una situazione rara la mia presenza qui oggi. L'allenatore sta tornando dal Portogallo. I nostri tifosi a Rotterdam hanno spinto tanto e domani saranno importanti. Sono fiducioso che domani 80mila milanisti allo stadio e quelli presenti in tutto il mondo daranno il massimo sostegno alla squadra che dovrà ricevere quest'energia per dare il meglio possibile in campo."
"I momenti bassi arrivano. Non è facile essere sempre al top. Stiamo lavorando sulla mentalità. Parlo ogni giorno con i giocatori e cerchiamo di trovare soluzioni ma non devono esserci troppe informazioni. Se poi parli tutti i giorni ai giocatori le cose alla fine non entrano. E' come dire alla moglie che la ami tutti i giorni, devi dimostrarlo con le azioni."
"La squadra deve essere aggressiva, concentrata e concreta. Devono approcciare la gara come se fosse una finale. E' importante giocare bene ma vincere lo è di più. Serve fare risultato per passare. Anche chi sarà in panchina dovrà spingere, si ricollega tutto al collettivo. E' questo che fa gruppo e fa squadra."
"Dai nuovi ci aspettiamo tanto. Joao Felix può fare ancora di più. Gimenez può crescere e diventare ancora più forte così come anche Bondo e Sottil. Ho già detto loro di prendersi spazio perché non possiamo aspettare, devono spostare gli equilibri. Galliani diceva sempre "I giocatori devono pensare solo al calcio, al resto pensiamo noi". Gimenez ci mancava per le sue qualità davanti alla porta. E' un killer e deve correre perché col mister se non corri non giochi."
"In estate dicevo che sarebbe stato il vice Theo e con pazienza ci è arrivato. C'è la recompra ma col Real abbiamo un buon rapporto. Oggi non ci sono discussioni. Mi dispiace solo che non sia in lista Champions, l'anno prossimo ci sarà."
"Theo non è più un ragazzino. Lo era quando arrivai io. Ora è cresciuto ed è uno dei più forti al mondo. Sa cosa fare per tirare fuori il massimo. Bisogna trovare quel pulsante per caricarsi. Tutti dicevano di me che fossi sempre arrabbiato, ma era per caricarmi."
"Tutti parlano di Leao, tutti gli dicono come deve giocare. E' uno dei più forti al mondo, sa come giocare. Poi gli si può dire tatticamente dove stare o lo si può spingere a correre di più, ma è tutta roba tattica. State tranquilli che sa cosa sta facendo."
"Noi abbiamo cercato giocatori italiani, ma non siamo riusciti a chiudere. Sottil lo abbiamo preso. Vogliamo giocatori italiani ma ogni situazione è diversa. Noi cerchiamo di portare al Milan i migliori. Cerchiamo profili che possano stare al Milan. Ne ho visti tanti che non sono riusciti a giocare nel Milan, ma poi in altre piazze hanno fatto bene. Quando giochi davanti ad 80mila persone è diverso. Quando sei al Milan devi portare risultati, per questo i giocatori del Milan diventano leggende, portano trofei e risultati. Abbiamo gli occhi su tanti italiani ma il mercato italiano è diverso. Non abbiamo paura, se è giusto lo facciamo."