Cori razzisti a Balotelli al Bentegodi, gli ispettori federali: "Erano solo in 15"

CORI RAZZISTI BALOTELLI VERONA BRESCIA - Oltre al risultato del campo, in Hellas Verona-Brescia l’evento di cronaca più rilevante è stata la reazione di Balotelli ai cori razzisti. Una pallonata in curva e la minaccia di abbandonare il campo, la giusta risposta di Super Mario al vergognoso atteggiamento di alcuni tifosi veronesi. Juric e il presidente del Verona Maurizio Setti hanno sorvolato, ma i cori sono stati uditi anche collaboratore federale piazzato sotto il settore degli ultrà veronesi. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, però, anche nell’annotazione del referto dell’ispettore pare esserci una minimizzazione dell’accaduto.

Cori razzisti Balotelli, il referto dell’ispettore federale

“Erano solo una quindicina, oltretutto dal resto della curva è partito anche qualche applauso per Balotelli“. Questo quanto scritto dall’ispettore federale. Si rischia così di avere l’ennesimo vergognoso caso non punito. I buu dei razzisti veronesi potrebbero essere archiviati come le marachelle di quindici simpatiche canaglie. Il Codice di giustizia sportiva prevede che “Le società responsabili per cori, grida e ogni altra manifestazione che siano, per dimensione e percezione reale del fenomeno, espressione di discriminazione”. Quindi la gravità dei cori varia a seconda dei decibel e del numero di tifosi rei di tale azione. Domani sarà decisa la “punizione”, ma è molto difficile che si vada oltre un’ammenda per quanto accaduto all’ex attaccante del Milan.