Ambrosini: "I tifosi si scordano facilmente di cosa ha fatto Pioli"

AMBROSINI PIOLI MILAN - Una situazione che vede, come punto all'ordine del giorno, le vicende relative all'allenatore. Tra l'addio di Pioli e l'ingaggio della nuova guida tecnica, Massimo Ambrosini, ex calciatore rossonero ed ora opinionista per DAZN, ha deciso di dire la sua.

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Le parole di Ambrosini

"La scelta, del Milan, di cambiare l'allenatore mi sembra evidente. Ora devono scegliere qualcuno che non abbia voglia di scontrarsi, ma che voglia tirare fuori il meglio dai giocatori. Al Milan, negli ultimi tempi, sono mancati leadership e personalità: i giocatori forti ci sono, ora serve un allenatore che li stimoli. Sono principalmente Leao, Maignan e Theo Hernandez. Nelle ultime partite, potevano fare qualcosa in più, perchè i giocatori migliori si vedono nelle partite importanti. Loro tre vanno stimolati nel modo giusto.

Pioli lo ha fatto, ma il suo lavoro è stato dimenticato troppo velocemente. I tifosi del Milan si sono scordati troppo velocemente quello che ha fatto. Il ciclo può definirsi finito, perchè lo stimolo dell'allenatore non è stato del livello necessario".

Rivoluzione?

"Prima della dell'Euroderby di Europa League, il Milan veniva da sette vittorie consecutive. Io ho sempre difeso l'operato di Pioli, ricordando che il Milan ha vissuto una stagione troppo deficitaria in difesa. Non serve una rivoluzione, la tecnica di base c'è e il Milan deve ancora ritrovare il vero Bennacer: ancora il migliore di quelli che hanno. Probabilmente dovrà cambiare uno dei tre big e, così modificare anche la sua struttura. Servono due attaccanti, uno titolare e una riserva. Poi andranno via Kjaer e Giroud. Il Milan ha perso la sua anima negli ultimi anni. Un po', questa perdita è stata compensata dal gioco. Ma l'anno prossimo deve ritrovare qualcosa".

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