FLORENZI FIORENTINA MILAN - Il fischio finale di Fiorentina Milan è arrivato da una manciata di minuti ed ora, come di consueto, arrivano anche le parole dei protagonisti. Nel post gara, Alessandro Florenzi si è concesso ai microfoni della stampa.
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"Sinceramente pensare a quello che è stato diventa difficile, se poi guardi ciò che devi ancora affrontare. Noi andiamo avanti per la nostra strada e con il nostro gioco. Se è quello che abbiamo fatto stasera, possiamo andare lontano".
"Per me, Pioli è davvero una brava persona. Si parla sempre di quanto siano bravi i giocatori o gli allenatori, ma c'è prima l'uomo e poi il professionista. Quando io vedo un allenatore che prima di tutto è una brava persona, sono disposto a morire dentro al campo, per far andare bene ogni cosa".
"Conosco le date: ho il calendario pronto. Non voglio dirvi bugie: sarà una partita di grandi emozioni. La Roma è la mia ex squadra, la mia squadra del cuore. Il loro allenatore è una persona importante, che mi è stato molto vicino nei momenti di sconforto e con cui ho gioito per grandi imprese fatte insieme".
"Ti dico una cosa: io oggi ho litigato con un tifoso viola nel riscaldamento. In un ambiente sano come è Firenze, ha detto tantissime cattiverie su di me. Noi giocatori abbiamo tantissime telecamere addosso e non portiamo a caso i bambini in campo. Noi siamo un esempio e dobbiamo fare di tutto affinché non ci siano mancanze di rispetto. Fare il tifoso è la cosa più bella del mondo: posso dire quello che mi pare ma non manco mai di rispetto. I tifosi non devono mai mancare di rispetto nessuno. E questo, prima di tutto, passa da noi, perché ci guardano".
“Se siamo in un buon momento, il merito è al 99,9% di Rafa: io con lui non c’entro niente. Cerco solo di punzecchiarlo nel momento giusto e di dargli la carota quando tutti lo attaccano. Ma dicendo questo non vuol dire che sia io a fare quelle azioni”.
“Leao e Mbappé forse sono due ruoli diversi. Mbappé vive per il gol, mentre Rafa, per caratteristiche, passatemi il paragone, è un mix tra Neymar e Mbappé. Se lui giocasse come sta giocando ultimamente, fa la differenza. E per noi è fondamentale. Se gioca così posso permettermi di non fargli rincorrere il terzino, ma agire di conseguenza di squadra, com’è successo stasera perché usciva su Milenkovic. L’uscita la facevamo col centrocampista di sinistra e con un grande lavoro di Chukwueze dall’altra parte. Poi, però, in fase offensiva fa quello che deve e diventa un punto di forza, che non tante altre squadre hanno”.
“Superare il prossimo turno non sarà facile, giochiamo con una squadra che ha cambiato volto. Dobbiamo pensare alla Roma prima di guardare troppo avanti. Tutti sanno qual è il mio rapporto con l’allenatore della Roma, non voglio aggiungere altro. Dobbiamo passare uno scoglio importante. E, per passarlo, dobbiamo pensare al nostro prossimo obiettivo: il Lecce.
Il Lecce, senza pensare alle altre partite, affrontandola come l’ultima della stagione. Solo così possiamo procedere spediti verso l’obiettivo finale. Per arrivare in fondo devi pensare partita dopo partita. Perché se inizi a pensare che vai più piano col Lecce, poi vai un po’ più forte con la Roma, non succede. Anzi, se vai forte col Lecce, allora vai ancora più forte con la Roma"
"Il pensiero alla Roma ci può anche stare, ma è una cosa affettiva. Non preparo la partita con la Roma da domani, da domani guardo i video di Banda, guardo i laterali del Lecce. Poi dopo quello penserò alla partita di giovedì. E con questo non vuol dire che io non possa pensare alla partita emotivamente parlando”.
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