Pioli: "Contro l'Empoli una parola chiave: vittoria"

6 Gennaio 2024
- di
Redazione RS
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Stefano Pioli conferenza stampa Serie A Empoli-Milan 2023-24
Tempo di lettura: 4 minuti

EMPOLI MILAN CONFERENZA STAMPA PIOLI - Alla vigilia della prima gara del 2024 contro l'Empoli, l'allenatore del Milan Stefano Pioli ha tenuto la consueta conferenza stampa di presentazione della sfida. Queste le sue dichiarazioni.

Le parole di Pioli

"Facile dire che questa sarà una settimana decisiva. Cominciare bene la settimana sarebbe importante per tanti motivi. Dobbiamo essere concentrati però solo sulla sfida di domani".

Il peggio è passato

"Come detto, ci aspetta una settimana importante. Questa domanda va fatta dopo la partita contro la Roma. Vogliamo fare tanti punti in campionato, ma ci sono tante cose da fare. Domani conta finalizzare più dei nostri avversari, difendere meglio, cercare di vincere la partita. Se riusciremo a mettere in fila prestazioni convincenti vuol dire che il periodo negativo è alle spalle".

Su un colpo in avanti

"Credo che dovremo aspettare ancora una settimana: Okafor sarà disponibile contro la Roma, una volta disponibile abbiamo buone risorse e caratteristiche diverse, siamo abbastanza completi. Mercato? I dirigenti sono all'opera. Sanno che se ci sarà qualche opportunità per migliorare e fare qualcosa in più credo si faranno trovare pronti".

Sulla gestione delle energie

"Le scelte fatte col Cagliari sono state fatte per mettere in campo una squadra equilibrata, che potesse vincere e che potesse dare fiato a chi ha giocato di più. Che non si possa fare turnazione non credo, però devo dire che non sto pensando all'Atalanta o alla Roma ma siamo concentrati solamente su domani. Poi avremo due giorni di riposo che mi permetteranno di fare scelte migliori per la formazione con l'Atalanta, che potrebbe essere la stessa di quella con l'Empoli o diversa, vedremo come usciremo dalla partita di domani. La prestazione che abbiamo fatto in Coppa Italia per i giovani vuol diventare una possibilità e potrebbe esserci spazio anche per loro".

Su Ibra

"Oggi viene con noi. Ibra ha già trasferito tanto quando è stato un mio giocatore. Ibra può trasferire tanto, è il re di come ha saputo affrontare tutte le sfide che ha avuto nel corso della sua carriera, a livello di conoscenza, di campo e di extra campo, di tutto può trasferire la sua esperienza".

La vittoria in trasferta che manca da 3 mesi

"Abbiamo commesso degli errori che abbiamo pagato a caro prezzo quando la vittoria o un risultato positivo era alla nostra portata. Abbiamo commesso errori che stiamo cercando di eliminare".

Parola d'ordine per la partita di domani

"Vittoria. Solo quello. Se vinci vuol dire che hai messo insieme tutte le altre cose. Vinci per merito, perché hai fatto più degli avversari. Conta solo vincere, è quello che sappiamo. Vogliamo continuare a stare bene, è solo quello l'obiettivo".

Su Krunic

"La realtà è che in questo momento è meglio per tutti che stia cercando un'altra squadra. Ma non è assolutamente vero che Krunic si sia fatto fuori da solo. Sono io che ho fatto delle scelte perché ho visto che il suo rendimento non era più quello di prima".

Le preoccupazioni più grandi nel girone d'andata

"Il non vincere da tanto in trasferta. Poi abbiamo pagato tanto dopo la seconda sosta dove in 4 partite abbiamo fatto solo 2 punti, quelle partite hanno penalizzato la nostra classifica. Dobbiamo avere bene in testa che dobbiamo fare un girone di ritorno nettamente migliore".

Jovic non titolare

"Sono fortunato ad avere due centravanti così. Le scelte non sono mai definitive, uno dei due sarà pronto a subentrare o al fianco dell'altro o da sostituto. Mi auguro che entrambi continuino ad essere punto di riferimento e far giocare bene la squadra".

Theo centrale

"Credo che Theo sia un giocatore fortissimo, un ragazzo molto intelligente e con questa mossa si sta allungando la carriera. Ha mezzi fisici, tecnici e tattici sopra la media che gli permettono di giocare ovunque. In questo momento sente questa posizione e sta facendo bene, si è dato disponibile in un momento difficile. Se hai le capacità per aiutare la squadra e le motivazioni giuste, puoi giocare ovunque".

Su Chukwueze

"Credo che dei nuovi sia quello che sta facendo un po' più fatica, gli altri si sono inseriti con più velocità. Non ha avuto tanta continuità, ha avuto due infortuni con la nazionale. Certo che mi aspetto di più perché sono convinto delle sue qualità".

Sulla Primavera

"Non hanno debuttato solo per emergenza, hanno le qualità per stare con noi. Il percorso sarà ancora molto lungo, ci vorrà tempo e pazienza da parte di tutti. I giovani sono il frutto di un lavoro di un certo livello durato anni nel Settore Giovanile. Hanno atteggiamento molto positivo".

Theo centrale può cambiare il mercato?

"Potrebbe, ma ci vuole tempo. Le cose nel calcio cambiano velocemente. Prima di prendere posizioni fisse e fare ipotesi future ci vuole un po' di tempo".

Le difficoltà nel chiudere le partite

"In certe partite la cosa più difficile per noi è controllare e cercare di affondare il colpo per finirle le partite. Siamo sempre stati molto bravi a cogliere errori, mi aspetto miglioramenti in questa situazione".

Come alzarsi dopo una caduta

"Quella visita al "Beccaria" è stata una bella esperienza anche per me. Cadere è normale nello sport come nella vita, per rialzarsi bisogna continuare a credere nelle proprie qualità e capacità e mettere il massimo impegno. Vanno ascoltate le persone che ti vogliono bene, non sono tante ma possono aiutarti tanto".

Leggeri come col Cagliari

"Dobbiamo provare ad esserlo ed essere così efficaci. La partita dell'altra sera è l'esempio di come cambiano le partite: noi siamo stati bravi a portarla dalla nostra parte. Poi sono salite fiducia ed entusiasmo. Dobbiamo essere bravi ad essere continui nella gara".

Su Loftus-Cheek

"La sua posizione è sempre stata ibrida. Con palla è sulla trequarti, ma è sempre stato tra le linee. Lo vorrei più presente dentro l'area avversaria. Senza palla andiamo sugli avversari, diventa quindi un trequartista se gli avversari hanno il vertice basso e diventa una mezzala se gli avversari hanno due centrocampisti. Lui è un giocatore di rifinitura, inserimenti, dribbling, è un giocatore di qualità che deve stare nella metà campo avversaria".

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