Pioli: "Con Leao ho un bel rapporto. Ibra? Decideranno lui e il club"

3 Giugno 2023
- di
Arianna Botticelli
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Stefano Pioli intervista Milan Champions League
Tempo di lettura: 2 minuti

PIOLI CONFERENZA MILAN VERONA - Stefano Pioli, allenatore del Milan, ha parlato alla vigilia dell'ultima sfida di campionato, quella con l'Hellas Verona. Di seguito le sue parole rilasciate nella sessantesima conferenza stampa stagionale.

Verso Milan - Hellas Verona: la conferenza stampa di Pioli

"Innanzitutto bisogna fare i complimenti ai dirigenti: il rinnovo di Rafa era una cosa molto sentita. Sono stato molto fiducioso perché conoscevo le volontà del club. e del ragazzo. Oggi scherzando con Rafa dicendo che è stato nel mio ufficio 178 volte in questi 3 anni. Il nostro è un bel rapporto. Solo una squadra forte poteva risollevare la stagione dopo il mese di gennaio. Domani farò loro i complimenti".

Un motivo per battere il Verona

"Perchè siamo il Milan, perchè giochiamo in casa, perché potremmo essere la squadra che ha fatto più punti dopo il Napoli in casa e quindi dobbiamo provare a vincere e a giocare bene. "Non saremo noi a decidere se il Verona retrocede. Non è che possono aspettare l'ultima giornata, domani vedremo se saremo più bravi di loro o meno".

Un voto alla stagione

"Eravamo partiti per rivincere qualcosa e non ci siamo riusciti. Abbiamo fatto una grande Champions, un campionato sufficiente, potevamo puntare al secondo posto, ma abbiamo lasciato per strada qualcosa... Può essere una stagione positiva se impareremo qualcosa. È più facile imparare da questa stagione. Maldini è stato generoso dando 8 al Milan. Io a scuola non ero un genio, ma ero contento quando avevo 7. Si deve dividere con l'8 della Champions e il 6 del campionato, quindi 7. Se vuoi essere competitivo per vincere il campionato devi essere più continuo".

Su Ibrahimovic e il futuro

"Mi dispiace che Zlatan non sia a disposizione per domani, ci abbiamo provato, ma non è in condizione di scendere in campo. Abbiamo parlato in questi giorni, ma sono cose che devono rimanere tra noi. Il futuro lo deciderà lui e il club".

Il mercato che verrà

"Servono giocatori e forti, soprattutto intelligenti; non mi interessa detro, mancino, alto o basso... Non c'entra se hanno 18, 25 o 30 anni, ma servono giocatori che possono giocare ad alti e livello. Ora non siamo il Milan che era contento di arrivare sesto, ma dobbiamo essere competitivi per l'Italia e per l'Europa".

La chiosa sui tifosi

"Mi sento solamente di ringraziarli, sono stati eccezionali soprattutto nei momenti difficili con la loro passione e il loro entusiasmo. Cercheremo di salutarli con la miglior prestazione possibile, lo faremo con grande affetto".

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