IBRAHIMOVIC FUTURO MILAN INTERVISTA - In ambiente Milan gli argomenti che tengono maggiormente campo in questi giorni girano tutti intorno a Zlatan Ibrahimovic. C’è chi parla di un possibile ritiro, chi solo di un addio al Milan, di un possibile interessamento da parte del Monza, e se parte come saluterà i tifosi rossoneri visto che non dovrebbe esserci a San Siro contro il Verona? Tutti questi punti interrogativi li ha riportati La Gazzetta dello Sport all’attaccante in un’intervista che lo svedese ha rilasciato proprio il quotidiano. Queste le parole di Ibra sul suo futuro.
"Se lascio e cambia vita? No, no, non sono uno che molla. Ma ci deve essere anche gioia in quello che fai, non posso non avere pace in quello che so fare da n.1, giocare a calcio. Però non siamo ancora là. Penso che ho ancora da dare. Se penso di smettere? Non credo. Se devo continuare a giocare? Penso di sì. Ma devo trovare equilibrio come nella vita: se non hai serenità, stabilità, sei una bomba, le bombe esplodono".
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"Galliani mi chiama tutti i giorni da tre anni e mi dice sempre che Monza è bella, che c’è una bella natura, che sul tavolo c’è già il contratto. Ma non siamo là: io sono un giocatore del Milan e sono orgoglioso di esserlo. A una certa età non c’è più l’ego, non hai bisogno di dimostrare. È come Laureus, lo fai per dare, non per ricevere. Sono qua per aiutare il Milan, non come adesso. Voglio essere in campo, lì posso aiutare molto di più".
"Cosa succede nel club non lo so. Io so che sto bene al Milan, Milano è casa mia. Del mio contratto non so nulla, l’anno scorso ho detto a Paolo: fai te. E mi è arrivato un foglio da firmare. Non so cosa c’è dentro, forse c’è un altro anno. A me basta sapere di essere un giocatore del Milan e allora so cosa devo fare. Il resto non mi importa. Mi Importa solo di tornare in campo, altrimenti la gioia diminuisce. È come se uno va al lavoro e non ha un ufficio. Sono due anni che non ho ufficio. Ho ancora voglia, ma serve equilibrio".