TOMORI INTERVISTA MILAN - FikayoTomori è stato intervistato da GQ. Nell’intervista ha trattato molti temi tra cui il razzismo e la vittoria dello scudetto da parte del Milan nella scorsa stagione. Queste le parole del rossonero.
“Chiunque segua il calcio sa cos’è il Milan: un grande club conosciuto in tutto il mondo. E poi è stato Maldini a volermi, da difensore è stato un aspetto che mi ha reso molto felice. Ricordo la prima partita di Champions in casa, contro l’Atlético: anche se non abbiamo vinto, l’atmosfera era incredibile“.
“All’inizio della scorsa stagione non molte persone pensavano fossimo in grado di vincere. Ma fin da quando sono arrivato, ci rendevamo conto di avere un’ottima squadra. Di essere forti. Lo sapevamo e su questo siamo riusciti a costruire qualcosa di importante, siamo migliorati nel corso della stagione e un anno in più di esperienza ci è stato molto di aiuto. Alla fine abbiamo avuto l’opportunità e l’abbiamo colta, vincendo le ultime sei partite: penso che ce lo siamo meritato, non è mai facile vincere un campionato“.
“È stato tutto… crazy. Il tour sul bus per le vie della città è stato incredibile, ovunque andavamo c’erano i nostri tifosi, è stato pazzesco. Sicuramente è stato il più bel momento della mia carriera“.
“È bello guardare indietro, abbiamo assaggiato cosa vuol dire vincere, ma adesso vogliamo provare a ripeterci. Riuscirci una volta è straordinario, ma una seconda…“.
“Sono sempre felice quando non subiamo reti, anche perché sappiamo che le nostre possibilità di vincere aumentano: con grandi attaccanti come Leao e Giroud lì davanti, il gol prima o poi riusciamo a farlo“.
“È un problema di educazione. So di avere una responsabilità, so di poter essere un esempio e di ispirare ragazzi e ragazze“.