SCONCERTI MILAN UDINESE INTERVISTA - Al termine della prima giornata di Serie A per la stagione 2022/2023 non si è fatta attendere l’analisi delle partite disputate di Mario Sconcerti. Il giornalista è stato ospite della trasmissione Maracanà su TMW Radio, dove ha fatto un confronto tra Milan e Inter. Queste le sue parole.
"Andando un po’ in genere, per ora hanno vinto tutte le favorite. Il Milan ha vinto con un po’ più di facilità, da quello che leggo anche la Roma però il Milan aveva l’avversario forse più forte, ha avuto delle difficoltà tattiche perché l’Udinese giocava con 5-6 centrocampisti. Questo ha dato fastidio al Milan, l’Udinese era in superiorità numerica a centrocampo però poi il Milan ne è uscito facendo quattro gol, senza mai dare la sensazione di far fatica. È stata una partita faticosa visto lo svantaggio, però nonostante il buon gioco dell’Udinese era abbastanza chiaro che il Milan avrebbe vinto la partita. Non ho visto un buon Leao, ma di certo non sono preoccupato per questo. Ho visto invece bene Bennacer e molto bene Kalulu, che mi è sembrato ancora il migliore della difesa.”
“L’Inter mi ha colpito, al di là della vittoria all’ultimo secondo. Ha creato tanto e nel primo tempo non ha concesso nulla al Lecce. Fondamentalmente tutti hanno fatto quello che dovevano. Il risultato del Torino è forse quello più sorprendente, con questi giovani come Radonjic e Vlasic che hanno veramente qualità. A Monza non era facile. - continua Sconcerti - A tratti ho visto una buona Inter. Bisogna fare i conti anche con l’avversario, il Lecce tornava in Serie A dopo qualche anno e seppur con un deficit tecnico ci ha messo tanto agonismo. Occupava bene il campo e quando serviva ha anche picchiato, il Lecce ha anche pareggiato però nell’ultima mezz’ora l’Inter ha trovato un avversario che non passava più la metà campo e l’unica ingiustizia è aver vinto all’ultimo secondo. Mi era sembrato chiaro che l’Inter meritasse di vincere prima, ci sono state parate importanti del portiere del Lecce. C’è stata una prestazione importante di Dimarco, è vero che non dribbla ma non ne ha bisogno perché ha un sinistro strepitoso che crea sempre grandi imbarazzi alle difese avversarie. È stata la chiave per vincere la partita, ha messo dentro una decina di palloni veramente interessanti, ha una continuità nella pericolosità che poche volte si è vista.”