Milan, il fattore R: due pilastri da tenere e una panchina da assegnare per il futuro

MILAN ROMAGNOLI REBIC - La Gazzetta dello Sport oggi in edicola non ha dubbi. Ci sono due giocatori - Romagnoli e Rebic, da qui il titolo sul fattore R, ndr -per i quali si renderà necessaria un'eccezione al tetto degli ingaggi voluto dal fondo Elliott. Ognuno a suo modo, i due calciatori rappresentano, sia per età che per prestazioni che per importanza tecnica, due pilastri dai quali ripartire per tornare ad essere grandi. Il famoso fattore R si arricchisce anche della figura di Ralf Rangnick, che al momento nicchia sul suo futuro. Ma che ha ammesso proprio ieri di aver avuto contatti col Milan nei mesi scorsi.

Milan, ripartire da Romagnoli e Rebic è una priorità

Secondo la Gazzetta dello Sport il club rossonero farà delle eccezioni per quello che riguarda gli ingaggi, e quindi la relativa permanenza, di Alessio Romagnoli, il Capitano, e di Ante Rebic. Per il quale tra l'altro bisognerà sedersi al tavolo con l'Eintracht Francoforte per il rinnovo. Il capitano milanista ha il contratto in scadenza nel 2022, ma occorre evitare di arrivare troppo a ridosso della deadline. Il discorso rinnovo, dunque, va affrontato con calma si, ma non troppo alla leggera. L’accordo attuale prevede uno stipendio da 3.5 milioni netti all’anno. Per ipotizzare una fumata bianca è verosimile pensare a un rilancio tra i 4.5 e i 5 milioni. Per quello che riguarda Rebic, che attualmente guadagna 3 milioni annui, l'idea sarebbe di raggiungere un accordo col calciatore su cifre magari superiori. E successivamente bussare alla porta dell’Eintracht Francoforte per definire il passaggio a titolo definitivo in rossonero. Ad inizio 2020 il valore del cartellino di Rebic era passato da 25 a 40 milioni, ma la crisi post Coronavirus potrebbe abbassare le cifre e giocare a favore delle casse rossonere.