CORONAVIRUS SERIE A MALAGÒ – Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo per dare una chiave di lettura ai possibili scenari futuri nel calcio. La priorità è porre fine all’emergenza sanitaria scaturita dalla diffusione del Coronavirus, ma i campionati potrebbero ripartire a fine maggio. A condizione che la Lega Calcio riesca a produrre unità di intenti in un documento condiviso. E che poi questo sia sottoposto al vaglio della FIGC. Ecco, in attesa della delibere dell'Assemblea di Lega in programma oggi, le parole del numero uno dello sport italiano.
"Il calcio italiano sembra orientato, pandemia permettendo, a riprendere il 20 maggio e chiede aiuti al Governo. Sarà il CONI a presentare l’istanza? Esistono due problematiche: la prima è specificamente alle richieste ed istanze che ogni Federazione hanno portato avanti. Quella del calcio molto correttamente è già pervenuta al CONI ed abbiamo provveduto a produrre un documento analitico di sintesi al Governo. C’è poi un tema che riguarda l’organizzazione del campionato. Per delega l’organizzazione dei campionati sono demandate alle singole Federazioni che hanno la facoltà di delegare le Leghe per l’organizzazione delle varie competizioni. Il boccino oggi è in mano alle Leghe che devono comunque ascoltare la Federazione che gli ha mandato un mandato concordato preventivamente. Oggi se si dovesse andare ad una rivisitazione, com’è molto probabile, di date, gironi e quant’altro, serve il beneplacito della Federazione laddove la Lega arrivasse ad un documento omogeneo".
"La mia posizione è non impedirei mai ad una Lega, nel rispetto assoluto delle regole, di completare una stagione. Chi è così matto da pensare che va annullata una competizione? Ma prima di prendere la decisione ci deve essere a monte la garanzia che tutta una serie di elementi, estremamente confusi attualmente, siano all’ordine del giorno".