BONAVENTURA MILAN TV - Dopo il gol ritrovato contro il Napoli, Giacomo Bonaventura ha parlato ai microfoni di Milan Tv. Il centrocampista rossoneri si gode il momento e parla di Pioli, del momento del club e del sogno Nazionale. Queste le sue parole:
"Mancini è un allenatore che ha vinto, è esperto e penso che se starò molto bene a giugno penso mi convocherà, già mi ha convocato in un paio di occasioni. Sarebbe bellissimo, io prima di farmi male giocavo al Milan ed ero sempre tra i convocati. Devo lavorare bene per Nazionale e Milan".
"Dobbiamo segnare di più ci stiamo lavorando. Abbiamo cambiato un po’ di cose col mister, ha fatto e sta facendo un lavoro importante. Qualcosa si è già visto ma dobbiamo fare meglio. Stagione iniziata malissimo e dobbiamo fare miracolo per raggiungere l'obiettivo che ci eravamo prefissati. Dobbiamo lavorare con più intensità e voglia".
"Siamo tanti centrocampisti e io in questi anni ho fatto tante volte la mezzala e l'esterno. Non fa differenza e l’importante è sapere cosa fare in campo e avere idee chiare. Trequartista, esterno di un centrocampo a 4, l'importante è sapere cosa fare e avere una organizzazione di gioco chiara".
"A centrocampo c’è da correre di più e si sta più nel vivo del gioco, in avanti e indietro. Giocando esterno e stando vicino alla porta è meno dispendioso. Mi piace stare vicino alla porta, attaccare e andare in area: può essere la mia posizione giusta. Da piccolo mi hanno insegnato che tanti gol si fanno stando dentro l'area".
"Bisogna avere continuità negli uomini e il mister sta cercando di capire chi sono quelli ideali per il suo modo di giocare. Non avendo le coppe non c’è bisogno di cambiare tanto e se andiamo avanti con continuità penso potremo migliorare molto".
"Tardini stadio difficile, il Parma gioca bene e dobbiamo preparare bene la gara. Su questo non sono preoccupato perché il mister ci prepara sempre bene tatticamente rispetto agli avversari".
"Chiede di aggredire gli avversari alti e stare vicino agli uomini, correre in avanti e meno indietro. A volte gli avversari escono dal primo pressing e gli esterni corrono all'indietro. Con il Napoli non è successo tante volte. Quando l'esterno alto deve correre tanto poi perde lucidità in avanti e il mister ci chiede di attaccare alti anche per essere più lucidi in possesso palla".
"C’era tanta rabbia per il periodo difficile in cui sono stato fuori, dovevo sfogarmi. Anche a settembre e ottobre stavo bene e volevo giocare. Ho sofferto a stare fuori e avevo accumulato sana rabbia".
"Penso che noi più stiamo nella meta offensiva più creiamo e mettiamo palloni per lui per farlo segnare. Lui dal canto suo deve continuare a lavorare con ancora più voglia e non fossilizzarsi sul gol. Deve stare tranquillo, lavorare con intensità e non fossilizzarsi sul gol che non arriva".
"Partita dopo partita, viviamo alla giornata. Classifica non bella, prima ci mettiamo in un’altra posizione poi ragioniamo su altro Dobbiamo renderci conto che è brutta. Da qui alla fine per qualificarci in europa dobbiamo fare qualcosa di straordinario".
"Cerco di fare mio meglio. Ci sono tanti ragazzi giovani che hanno bisogno di tempo per adattarsi e di una squadra per inserirsi bene. Ognuno deve pensare a dare il 100% di se stesso. Poi leader lo possono essere tutti".