RASSEGNA STAMPA ZACCARDO MILAN - Nel passato del Milan in Champions ci sono dei ricordi dal sapore amaro. Forse primo tra tutti possiamo mettere il 4-1 rifilato dall’Atletico. Fra i rossoneri del 2014 c’era anche Cristian Zaccardo che ha parlato con La Gazzetta dello Sport del Milan di oggi.
"Beh direi di sì. Quella squadra era in fase calante, stavano iniziando i problemi. Adesso è tutta un’altra cosa, si vede una luce".
“È un Milan giovane che gioca insieme da anni e si conosce. È un gruppo, forse noi 7 anni non lo eravamo. L’ambiente stava cambiando, c’erano stati diversi allenatori, ora i rossoneri sono tornati a essere… i rossoneri. Tosti e forti. In Italia possono battere chiunque".
"Se la giocano anche lì. Il girone è difficile, ma a Liverpool hanno perso a testa altissima. Ora sfideranno Simeone, sempre il solito: lo ricordo come una furia a bordo campo, su e giù per 90’ a incitare, gridare, arrabbiarsi. Quel giorno perdemmo 4-1 e non ci fu partita, ma l’andata meritavamo noi".
"L’inglese è forte. Vale ogni centesimo speso. Elegante, pulito negli interventi. In più è un centrale veloce, difficile trovarli nel calcio di oggi. Questa è la sua migliore qualità. Me ne parlano tutti bene anche come persona. E fin qui non ha preso un cartellino giallo".
"Il Milan ha diversi top player. Theo è una certezza, tra i migliori nel suo ruolo, poi Kessie, Tonali e soprattutto Brahim Diaz. Scelgo lui: è partito alla grande e sta trascinando Pioli. Quando sei così in forma e soprattutto in fiducia, mentalmente sai di poter fare qualsiasi cosa".
"Per me no, e le spiego perché: mentalmente è come se ci fosse. Magari in campo l’età inizia a farsi sentire, ha quasi 40 anni e sa di poter giocare solo 15-20 partite di qualità, ma resta sempre lo stesso. Aiuta i giovani anche se non gioca, ti carica, ti dà adrenalina. È il valore aggiunto del Milan".