Theo Hernàndez a tutto campo: "Sono felice al Milan, ma devo crescere ancora tanto"

23 Marzo 2021
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

MILAN THEO HERNANDEZ INTERVISTA - Quasi costantemente tra i migliori in campo nelle fila rossonere, Theo Hernàndez è certamente uno degli acquisti più azzeccati degli ultimi anni. Soprattutto, ma non solo, in termini di rapporto qualità-prezzo. L'esterno ex Real, che oggi vale non meno di 40 milioni, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano As. Ecco le sue parole.

L'intervista a Theo Hernàndez: il Milan dal passato al futuro

"Mi ha chiamato Maldini perché voleva vedermi, mi ha sorpreso ed è stata una bellissima riunione. Mi disse che avevo talento, che potevo arrivare a essere un grande giocatore. Abbiamo parlato della mia situazione nel Real Madrid, dei miei anni all’Alaves e alla Real Sociedad. Lo abbiamo fatto come se fossimo due amici. Al Milan sono molto felice. Dal primo momento in cui sono arrivato, sia i compagni che i tifosi e tutto il club mi hanno accolto alla grande. Quando è così, quando in una squadra stai così bene, semplicemente non vuoi andartene. Voglio restare ancora a lungo. Milano è bellissima. Si mangia bene, si può fare shopping, la gente è gentile. Ci sto benissimo".

Su Ibra e sul sogno Scudetto

"Ibra da quando è arrivato ci ha dato un plus, senza dubbio. È vero che la sua presenza un po’ mette soggezione, ma alla fine nel quotidiano ci aiuta tantissimo, è un compagno in più. Qualche volta ci mette sull'attenti, ma serve anche questo. Ho un buonissimo rapporto con lui. A volte mi tocca anche qualche ramanzina, ma è normale. Vuole sempre che dia il meglio di me. Ci mette in riga, Zlatan è Zlatan: con lui ci sono scherzi e risate, ma il suo lato da Dio impone rispetto. In fondo, è quello che lo rende speciale. Lo Scudetto? La rimonta è possibile, mancano ancora tante partite. L’Inter si è un po’ allontanata, ma può ancora perdere o pareggiare: lotteremo fino all’ultima giornata. I campionati, spesso, regalano sorprese. Poi, ovviamente, il mio obiettivo è giocare la Champions con questa maglia. Sarebbe bellissimo anche perché il Milan non la gioca da tanto tempo". 

Sulle "strane" decisioni del Real Madrid e sulle differenze con la Liga

"Io e Hakimi ceduti? Sono decisioni del club e dell’allenatore, ma la cosa migliore, per entrambi, era andarsene. Se un calciatore non gioca, non può dimostrare niente. E ora lo stiamo facendo. Credo poi che il Real abbia sbagliato anche a cedere CR7. Cristiano è un giocatore enorme e da quando è andato via, il Real non è più stato lo stesso. La differenza con la Liga? Si nota. Qui si gioca meno, è tutto più fisico e tattico, ma mi sono adattato bene. Sono migliorato tanto, ma lo ha reso possibile avere la fiducia di Pioli: senza, è impossibile dimostrare se vali qualcosa, se hai talento. E devo crescere ancora parecchio".

L'intervista a Theo Hernàndez: il legame con gli spagnoli del Milan

"Ci capiamo benissimo in campo e siamo molto scherzosi, ridiamo di tutti, ci piace prenderci in giro. Brahim e Samu sono di Malaga, i "malaguenos" sono così. E stiamo bene insieme perché sono uguale a loro. Se mi piacerebbe che Brahim restasse? Tantissimo. Da quando è arrivato abbiamo un’ottima relazione, è un calciatore e un compagno eccezionale. Sarebbe incredibile se restasse almeno un altro anno". 

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