Pioli: "Sto studiando anche inglese, voglio qualcosa di speciale"

25 Maggio 2024
- di
Redazione RS
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Stefano Pioli recupera due giocatori in vista di Roma Milan di Europa League
Tempo di lettura: 3 minuti

PIOLI MILAN SALERNITANA - Si chiude ufficialmente l'epopea Stefano Pioli, che chiude la sua esperienza in rossonero con Milan Salernitana di questa sera. Il tecnico del Milan saluta San Siro in occasione della cerimonia d'addio che è stata organizzata per lui. E ha parla nel post-partita ai principali organi di stampa.

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Le parole di Pioli sul prato di San Siro

"Buonasera, credo che questa sia la serata dei ringraziamenti e quindi comincio dalle persone che mi hanno voluto qui e che mi hanno sostenuto, dandomi la possibilità di allenare un club fantastico. Grazie alla proprietà e a tutti i dipendenti di Casa Milan, di Milanello, al mio staff che ha fatto un grande lavoro.

Ai miei giocatori: sapete cosa penso di voi. Siete speciali e queste cose rimarranno. E poi ci siete tutti voi tifosi. Siete stati tantissimi, ci avete stimolato e spronato e ci avete dato un’energia che noi abbiamo cercato di mettere in campo.

Abbiamo perso, abbiamo sofferto insieme. Abbiamo vinto e abbiamo gioito insieme. Le emozioni che abbiamo vissuto ci rimarranno dentro. Avete messo il fuoco nel mio cuore e resterà sempre acceso. E non vi dimenticherò".

Le parole di Pioli a DAZN

"Ci sono tante emozioni in queste giorni, tante cose in testa, ma anche tanta riconoscenza e gratitudine per tutti coloro che hanno preso parte a questo progetto. E soprattutto ai miei giocatori. Gliel’ho detto spesso in questi anni, specie quest’anno. Sono stati un gruppo speciale, perché nei momenti di difficoltà hanno allungato la mano e ci siamo aiutati a vicenda per uscirne. Io ho vissuto grandi emozioni qui al Milan, grazie ai nostri tifosi. Cose che capitano poche volte nella carriera di un allenatore. Mi hanno riempito di cuore di gratificazione e gioie, di tante cose. Sono orgoglioso di aver fatto parte di questa squadra e di essere entrato nella storia di questo club".

Futuro personale

"Questa esperienza, grazie a tante cose che sono successe in questo percorso, mi fanno arrivare ad un livello in cui io voglio costruire ancora qualcosa di speciale. Esigo tantissimo da me stesso in primis, per pretendere ancora di più dalla realtà in cui lavoro. So cosa volere dalla società e dai giocatori, perché io voglio fare qualcosa di più. Voglio conoscere giocatori e persone, con la speranza di ritrovare persone come quelle che ho trovato qui. Siamo stati una delle squadre più giovani della storia a vincere il campionato e siamo cresciuti. Io penso che posso riuscire a ripetere quello che ho fatto qua, in futuro. Però non so ancora dove. In queste settimane il mio agente mi chiamava, ma io ho detto sempre “Non voglio saperne niente fino alla chiusura con il Milan”. Magari nei prossimi giorni cambierà qualcosa, ma devo trovare qualcosa che mi stimoli e che sia quello che voglio io. Speravo di arrivare a fine stagione e staccare, anche perché andare in giro e guardare altri allenatori e altre squadre ti aiuta a restare aggiornato col calcio di oggi. Però ora non sono stanco, ma voglio trovare qualcosa che mi stimoli".

Ciclo Milan

"La scelta di lasciarci è stata condivisa., I cicli iniziano e finiscono. Non è facile farli durare a lungo e credo che questa sia la cosa migliore per tutti. Sono uscito tante volte da San Siro con emozioni che ho sempre sognato di poter vivere, ma non era così scontato che succedesse. Quando abbiamo iniziato qui, non c’era la prospettiva di fare così bene. Ora non voglio tornare sul passato, ma non è quello che abbiamo trovato, ma quello che abbiamo costruito con società dirigenza e giocatori che ha valore. Io voglio qualcosa di speciale ma “qualcosa di speciale” per me significa migliorare i giocatori, migliorare il rendimento delle stagioni precedenti, migliorare il bilancio. Non è solo vincere. Sto studiando anche inglese mi piacerebbe anche qualcosa di altro. Ora mi riposerò, guarderò anche indietro a ciò che è stato fatto. Poi vedremo cosa succederà nei prossimi 10/15 giorni".

Critiche

"Non c’è mai stata una critica che mi ha fatto più male delle altre, perché io cerco sempre di trovare la soluzione, di trovare equilibrio e di non perdere fiducia nei miei giocatori. Nel nostro ambiente è sempre tutto esagerato, sia critiche complimenti, ma io non seguo né all’uno né all’altro, per continuare a lavorare con i miei giocatori. Poi, se arrivano tante critiche, vuol dire che sei in alto e qualcuno vuole vederti giù. Mi sono scoperto molto resiliente e molto cosciente, nel mantenere l’equilibrio. Devo dire che a me non piacciono gli allenatori che parlano tanto. Non quelli che stanno lavorando ora, ma quelli che non lavorano più, magari da tempo, e sembra si siano dimenticati cosa significa allenare. Chi sa che le difficoltà ci sono, chi le vive sulla sua pelle, sa di essere più equilibrato nei giudizi

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