ROMAGNOLI MILAN - Lazio - Milan, sfida valida per l'ultima giornata del girone d'andata di Serie A TIM 2022/23, vuol dire tanto per Alessio Romagnoli. Intervistato da DAZN, l'ex capitano rossonero ha parlato di diversi argomenti, inerenti anche il suo recente passato a Milano.
LAZIO - MILAN, LE PROBABILI FORMAZIONI
"Un calciatore italiano deve puntare a vincere lo scudetto. Vincerlo con una società come il Milan, da capitano, è una cosa fuori dal comune. È stato bello, dopo anni di delusioni, tante critiche, tanti movimenti bui, passare a fare 75 mila ogni volta a San Siro e sentirsi a casa ogni volta che andavamo fuori è stata una cosa pazzesca. Vincere è stato pazzesco. Critiche? Non me ne frega niente".
Ero dispiaciuto perché giocavamo con la Lazio, ma contento perché avevamo passato il turno. Avevamo già perso una finale con Brocchi. Il pensiero era più che altro per mia nonna, lei e mio padre sono quelli che mi hanno sempre supportato, mi hanno portato a giocare in piazzetta, agli allenamenti. Mi è venuto molto facile non esultare, l’ho detto: la Lazio l’ho sempre rispettata. Il primo gol sotto la Nord è stata un’esplosione mia ma credo di tanta altra gente".
"Col Milan avevamo discusso della situazione del contratto, loro mi avevano fatto anche un’offerta. Poi le nostre strade si sono separate, loro hanno preferito fare altre scelte, io ho fatto le mie. Magari sarebbe stato meglio essere più chiari, in modo da non portare la trattativa fino alla fine. Però io del Milan posso avere solo ricordi bellissimi, 7 anni fantastici".