Ante Rebic si è presentato alla stampa e ai tifosi del Milan nella consueta conferenza stampa nel Centro sportivo di Milanello: "Voglio ringraziare tutti di essere qua. È un sogno per me essere in questo club, ho fatto qualche allenamento con la squadra e spero di poter fare una grande stagione".
"Vorrei che il Milan vincesse, non so se farò bene o male ma spero tanto che il club vinca il derby".
"So già molto di questo club, della sua storia. Con Boban non ho parlato di nulla di particolare. Devo dimostrare di fare bene in questa stagione".
"Quando sono stato per la prima volta in Italia non avevo esperienza, dopo le mie stagioni all'Eintracht Francoforte sono cresciuto calcisticamente".
"Mi sento molto bene e preparato, ho giocato in Nazionale e anche a Francoforte. Mi sento pronto ma dipende dal mister".
"Io sono un tipo combattivo, ecco perché sono qui. È una grande sfida, aspetto che questo ambiente mi faccia competere e diventare più bravo".
"Si penso che dopo la mia esperienza in Germania sono cresciuto e sono perfettamente pronto per giocare qui. Gli ultimi allenatori che ho avuto mi hanno aiutato, mi sento maturo rispetto a prima che ero troppo giovane".
"Nel mio club precedente mi sono sentito così, penso che potrebbe aiutarmi anche in questa esperienza. Ho giocato in Nazionale e mi sento pronto, abbiamo avuto buoni risultati".
"Posso dire che è stato molto importante. È stato il primo con il quale ho parlato e mi ha dato dei consigli".
"Io non ho parlato direttamente, forse ci ha parlato il mio manager. Quando ho sentito del Milan non ho esitato, ho parlato anche con mio padre e mi ha detto di venire qui".
"Volevo la 4 ma era occupata e ho preso la 18 che uso anche in Nazionale".
"Non lo conoscevo, ho sentito tante cose positive di lui. Anche Boban mi ha parlato bene di lui. Ho avuto un'impressione positiva in questi primi giorni".
"Ero abituato a giocare nel 4-3-3 ma negli ultimi anni ho dovuto giocare da seconda punta. Dipende dall'allenatore e da quale tattica sceglierà".
"Non ho pensato al mio primo gol, ma quando succederà non sarò troppo entusiasta perché fa parte del mio carattere, guarderò avanti".
"Sono cresciuto sia in campo che fuori. Mi sento pronto per le sfide che mi aspettano al Milan".