Pioli: "Sconfitta senza alibi e giustificazioni. Il mio futuro? Non sono preoccupato"

8 Marzo 2020
- di
Arianna Botticelli
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MILAN GENOA PIOLI - Il Milan, in un San Siro vuoto per l’emergenza legata al Coronavirus, perde 2-1 contro il Genoa. L’allenatore rossonero Stefano Pioli ha analizzato la sconfitta ai microfoni di Dazn. 

Milan Genoa, le parole di Pioli

"L'assenza del pubblico non è calcio. Questo valeva per noi come per loro. Avevamo una grande opportunità per dimostrare le nostre qualità. Non abbiamo vinto soprattutto per demeriti nostri. Non dobbiamo avere alibi e giustificazioni, né per le porte chiuse né per le difficoltà societarie. Dovevamo essere più attenti e determinati. Su 22 tiri abbiamo centrato solo 2 volte la porta. È difficile dire che non abbia funzionato qualcosa quando tiri 22 volte in porta. È stata la mancanza di determinazione, bisognava fare sicuramente di più. Oggi era una grande occasione sistemare la nostra classifica. Giocare in un San Siro vuoto è una cosa surreale".

Sul caos societario e Rangnick

"Ho letto e sentito le voci, io devo rimanere concentrato sul lavoro. Non sono minimamente preoccupato del mio futuro, fa parte del nostro lavoro. È troppo importante per noi finire bene la stagione, poi si vedrà".

Sulla fase difensiva

"Subire il primo gol così ci ha messo in difficoltà. Poi ci siamo allungati. Abbiamo concesso tre tiri in porta, potevamo sicuramente difendere meglio ma sono comunque stati degli episodi".

Sulla situazione Coronavirus

"Il paese sta vivendo una situazione drammatica e di emergenza. Noi siamo qui e lavoriamo per cercare di dare un po' di positività in momenti come questi".

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