Pioli: "Noi come Sinner per voglia di salire di livello"

26 Gennaio 2024
- Di
Vincenzo Zurzolo
Conferenza stampa Pioli Atalanta-Milan
Tempo di lettura: 5 minuti

PIOLI MILAN CONFERENZA STAMPA - L'allenatore del Milan Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di campionato contro il Bologna, anticipo della ventiduesima giornata di Serie A.

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Il ricordo di Pioli per Mihajlovic e Riva

"Non si può dimenticare Sinisa, un tecnico e una persona che manca a tutti, così come mancherà una persona d'altri tempi e di valore come Gigi Riva".

Una somiglianza con Sinner

"Ho visto la gara, vado a letto presto e mi sveglio presto... Ha fatto qualcosa di incredibile, battere il numero uno come l'ha fatto lui... Nel nostro percorso abbiamo dimostrato di poter lavorare in un certo modo e di avere la giusta mentalità per salire di livello. In questo somigliamo a Jannik. Lui è al top nel mondo, noi lavoriamo per arrivarci".

Il vento cambiato attorno a lui

"La squadra sta vivendo un buon momento, sta bene mentalmente, perché abbiamo vinto delle gare. Dobbiamo pensare soltanto alla sfida di domani, il nostro futuro dovrà essere quello. Io la vivo come ieri. Oggi ho preparato la gara, ho cercato di motivare i ragazzi, sappiamo quanto è importante fare bene nel girone di ritorno. Domani è complicato, il Bologna gioca un grande calcio. Ci siamo preparati per mettere in campo una prestazione degna delle nostre abilità".

Su Leao

"Lui si dimentica di essere da Grande Slam? Questa storia va avanti da troppo tempo, non è così. Se abbiamo segnato molto più della passata stagione e siamo il secondo miglior attacco del campionato credo che Rafa ci stia tanto dentro. È un punto di riferimento per noi e anche per le difese avversarie; ci offre molte soluzioni, sta servendo ottime palle. È uno dei giocatori che in campionato fornisce più assist. Amo Rafa nel suo modo di essere, è un artista. È un genio, ma ascolta. È questa la cosa importante".

Sui fatti di Udine

"Complimenti all'Udinese per come si è comportata e per come ha gestito la situazione. Ci deve essere la certezza della pena per chi compie certe azioni, questi episodi devono essere cancellati. Tutto ciò che è stato fatto verso Mike va portato avanti, è il momento di agire con fermezza. Mike l'ho trovato sereno, forte, orgoglioso del sostegno ricevuto da tutto il mondo e dall'ambiente calcistico. Ha lavorato bene".

Sulla fase difensiva

"Dobbiamo continuare con il nostro stile di gioco, difendere controllando di più la gara. Non dobbiamo forzare troppe giocate: cerchiamo la giocata vincente anche quando non ci sono le soluzioni, e lo spazio per trovarla. Non saremo mai una squadra solida senza palla, ma lo possiamo essere con la palla. E questo è molto importante".

Un aggettivo sulla carriera iniziata proprio a Bologna

"È una carriera... In settimana è venuto a trovarmi un ragazzo che allenavo, e con cui abbiamo vinto lo Scudetto Allievi Nazionali nel 2001. È difficile trovare un solo aggettivo. L'esperienza mi ha permesso di crescere come tecnico, mi ha fatto vivere tanti momenti positivi e negativi che mi hanno rafforzato".

Per Inzaghi e Allegri il Milan è nella lotta Scudetto

"Sono bravi, ma al momento non siamo in quella lotta. Siamo nella lotteria dei nostri risultati e del pensare gara dopo gara".

Sulla tempesta alle spalle

"No, viviamo di risultati. So benissimo come vanno certe situazioni. Siamo impegnati a pensare di far risultato domani. In una stagione ci sono alti e bassi, pochissime squadre al mondo si possono permettere cali di performance e condizione. Siamo attenti e concentrati su domani e sul cercare di vincere".

Sulla longevità su una stessa panchina

"Difficile da dire, mi piacerebbe provare questa sensazione... (ride, ndr). Arrivare a 9, 10, 11 anni in un club e poi dire: 'Forse è il momento di cambiare posto'. È un lavoro intenso e impegnativo. L'addio di Klopp? 9 anni sono molti, Guardiola ne sta facendo altrettanti. Ferguson ne ha fatti ancora di più... Ognuno di noi vive a seconda delle proprie emozioni e motivazioni, per poi decidere in base a ciò che si sente".

Su Jovic

"Ci sono due numeri importanti nella nostra stagione, su cui bisogna insistere: siamo la squadra che segna di più nel primo tempo, e significa che abbiamo un buon approccio alle partite; e la squadra che ha avuto più gol dai subentrati, dunque disponibilità e partecipazione da parte di tutti. Dobbiamo continuare così. Adesso con le cinque sostituzioni si possono cambiare le gare. Questo atteggiamento deve essere un punto di forza. Jovic sta bene fisicamente. È contento, sereno, sta bene. Sulle sue qualità non ho mai avuto dubbi. È un giocatore sul cui faccio affidamento, ma anche domani partirà dalla panchina". 

Sull'assenza dalle coppe

"Dobbiamo pensare di poter essere competitivi in due competizioni, è il nostro obiettivo, arrivando fino in fondo in Europa League tenendo alto il livello in campionato. Ma ci sono molti esempi in Italia di squadre andate avanti in Europa League che poi hanno faticato in campionato... Noi vogliamo essere un'eccezione".

Il confronto con l'anno dello Scudetto

"Sarebbe significativo allungare la striscia positiva e arrivare a 5 vittorie di fila, non ci siamo mai riusciti. Ci sono molti stimoli da affrontare con determinazione e concentrazione".

Su Zirkzee

"È un ragazzo giovane, l'ho seguito in passato al Bayern e poi quando è andato a giocare al Parma. Ora è molto più completo, più dentro la gara, con grande qualità tecnica. Sarà da tenere in grande considerazione dalla nostra fase difensiva. È un giocatore su cui il Bologna si appoggia molto, è forte".

La mancanza di un attaccante fisico oltre Giroud

"I nostri attaccanti si sposano bene con Giroud: sia Jovic che Okafor possono giocare con lui. Se manca Oli mancano determinate caratteristiche, non penso che Jovic sia molto diverso da Giroud come caratteristiche. Non ha la stessa stazza, ma è bravo a tenere la palla e ad aprire. Diventa difficile avere due giocatori simili come caratteristiche. Siamo riusciti ad essere pericolosi anche senza Olivier".

Un paragone Leao-Leclerc

"Non credo che Leclerc o Rafa stiano sopportando male le aspettative o le critiche. Rafa è un punto di riferimento importante per la nostra fase offensiva. Non sta segnando tanto in campionato, ma sta mandando in gol i compagni: si porta via due avversari, è dentro le partite molto più di prima, vedo dei miglioramenti. Che poi ci si aspetti sempre di più è così, forse ci si aspetta anche troppo... Non è che ogni volta può saltare due avversari e andare a segnare".

Su Terracciano

"È un ragazzo attento, lavora bene in allenamento. Stiamo insistendo solo sulle fasce, sta lavorando solo da terzino per non creargli confusione. È giusto che conosca bene una posizione".

Su Gabbia

"È tornato in un momento dove la sua serenità, visto che non stava vivendo il nostro stesso momento delicato, l'ha aiutato ad inserirsi con quella leggerezza che a volte ti serve. La Spagna ha aumentato il suo bagaglio di conoscenze. Lo vedo molto efficace".

Sulla mancanza di un frangiflutti

"A me piacciono le caratteristiche di Adli e Reijnders, che non saranno dei frangiflutti ma hanno altre caratteristiche. Hanno posizione ottime senza palla, si completano bene. Non abbiamo un frangiflutti perché non lo vogliamo".

Su come devono migliorare i giocatori

"Vanno dal mio staff a chiedere lavori specifici: Rafa chiede di fare i tiri a giro perché vuole migliorare e gli piace tirare a giro. Certe volte sono io che li mando fuori dal campo perché temo che gli allenamenti siano troppi... Lavoriamo molto sulle caratteristiche individuali, pre e post allenamento".

Sulla posizione di Loftus-Cheek

"Sta lavorando molto, ha avuto problemi con la pubalgia che non gli consentiva di allenarsi con continuità. Si parla troppo di ruolo: lui senza palla ha sempre giocato da trequartista. Se poi è un po' più a destra o a sinistra dipende dalle circostanze. Ma ha sempre giocato da centrocampista offensivo".

Sulla marcatura di Zirkzee

"Per come lavoriamo in fase difensiva i nostri centrocampisti dovranno lavorare sui loro centrocampisti e i due centrali sulla loro punta".

Cosa temere del Bologna

"Palleggio o profondità? Entrambe le cose, sono una squadra completa. In particolare Ferguson come mezzala di inserimento è molto pericoloso".

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