Pioli: "Abbiamo capito i nostri errori: siamo pronti per Parma"

9 Aprile 2021
- di
Arianna Botticelli
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PARMA MILAN PIOLI CONFERENZA STAMPA - Alla vigilia dell'importante match di campionato contro il Parma - in programma sabato 10 alle ore 18 al Tardini, Stefano Pioli è intervenuto in conferenza stampa per presentare l'incontro. Ecco le sue parole.

Verso Parma-Milan, la conferenza stampa di Pioli

Serie A, la conferenza di Pioli alla vigilia di Parma Milan

"Si sono dette tante cose in settimana, ma ora conta esclusivamente la partita di domani. Dobbiamo affrontare il Parma nel miglior modo possibile, cercando di giocare meglio rispetto all’ultima gara. Sarà una sfida difficile, contro una squadra che sta bene e gioca un calcio efficace. Siamo così consapevoli delle nostre qualità, così desiderosi di far bene e di raggiungere l’obiettivo prefissato, che siamo molto delusi quando non riusciamo a mettere in campo prestazioni all’altezza. Abbiamo capito gli errori commessi nella scorsa partita e sappiamo di non doverli ripetere".

Su Calabria e Mandzukic

"Davide ha fornito prestazioni di grande affidabilità e intelligenza, ed è tutto merito del suo impegno e della sua disponibilità. Spiace che sia ancora indisponibile, però sta meglio e forse dalla settimana prossima inizierà a lavorare con la squadra. Mario è un grande giocatore e un grande uomo, è stato sfortunato e a livello fisico non può essere al 100%, ma credo che ci potrà dare delle soddisfazioni da qui alla fine. La sua presenza è molto importante per il gruppo".

Sul pareggio con la Sampdoria

"Purtroppo non siamo riusciti ad esprimere il miglior calcio, ma non possiamo continuare a guardarci indietro. Ora conta solamente la partita di domani e sappiamo che se saremo così bravi da mantenere la media-punti che abbiamo, arriveremo intorno agli ottanta punti e raggiungeremo il nostro obiettivo della qualificazione in Champions. Tuttavia, bisogna ancora lottare tanto, a partire dalla sfida di domani che sarà durissima".

Sulle pressioni

"Le abbiamo generate noi, perché rispetto all’anno scorso siamo cresciuti tanto, abbiamo superato vari step e abbiamo alzato l’asticella. E’ inevitabile, quindi, che anche le pressioni aumentino. Tuttavia, la forza mentale avuta sinora ci dovrà accompagnare fino al termine del campionato".

Sul suo rapporto con il club

"Sto bene qui. C’è grande sintonia con la proprietà e con l’area tecnica. Stiamo facendo un gran lavoro per riportare il Milan alla normalità. La normalità del Milan è l’Europa che conta e stiamo lavorando per questo obiettivo. Io mi sento completamente a mio agio in questo ambiente".

Sui rinnovi di alcuni calciatori

"Vedo tutti i miei giocatori molto sereni e concentrati. E’ normale che quando ci sono delle trattative bisogna aspettare il risultato finale, ma all’interno del gruppo pensiamo tutti ad una sola cosa: vincere la partita di domani. Siamo concentrati sull’obiettivo, stiamo combattendo per diventare dei vincenti e vogliamo riportare il Milan in Champions League".

Sugli infortunati e il turnover

"Se oggi vengono confermate le situazioni di ieri, credo che gli unici che non possano esser convocati sono Calabria, Romagnoli e Daniel Maldini. Gli altri, invece, stanno meglio e dovrebbero essere a disposizione per la partita di domani. Avere la rosa al completo è fondamentale, perché hai a disposizione più soluzioni e puoi cambiare le partite con l’inserimento di giocatori importanti. Purtroppo devo ancora fare i conti con alcune assenze, ma spero di riavere tutti a disposizione il prima possibile".

Sullo Scudetto

"Quella parola non l’abbiamo mai pronunciata noi, ma è sempre uscita da voi. E’ chiaro che dobbiamo sempre puntare al massimo, ma ora siamo concentrati solo ed esclusivamente sulla partita di domani".

Su Theo Hernandez

"Sabato scorso è incappato in una giornata storta, ma veniva da un’ottima prestazione a Firenze. Lo vede molto determinato in allenamento. Sta bene e credo che da lui ci si possa aspettare solo qualcosa di molto positivo in questo finale di stagione. Theo darà un gran contributo".

Sul gioco e i risultati

"Ogni squadra ha una propria identità, così come ogni allenatore. Per me la cosa fondamentale è giocare un calcio adatto alle proprie idee, alle proprie caratteristiche e alle proprie qualità. E’ chiaro che la vittoria è la cosa principale, ma ognuno ci arriva tramite i suoi mezzi. I miei giocatori si trovano bene in questo sistema di gioco e questo è estremamente importante per avere un’identità precisa e un modo di stare in campo che ci permetterà di diventare vincenti".

Sulla Serie A

"La Serie A è bella e stimolante, perché affronti sempre squadre diverse dal punto di vista tattico. Noi dobbiamo essere pronti a sfidare tutti gli avversari, sia quelli che ci pressano e ci aggrediscono, sia quelli che ci aspettano e giocano in ripartenza".

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