Pardo: "Milan non brillante davanti, ma è solido. Derby difficile da pronosticare" VIDEO

20 Settembre 2019
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

PARDO SARRI INTERPierluigi Pardo parla in esclusiva a Il Salotto del Calcio. Tanti gli argomenti trattati: dalle prime giornate di campionato, alle uscite europee, fino a passare per la lotta Scudetto e per quella al quarto posto. Queste le sue parole:

Prima analisi sul campionato

“Mi aspetto che ogni settimana possa contraddire quella precedente. Quello che è successo a Inter e Juventus è indicativo. Tutto può cambiare. La mia sensazione è che sarà un campionato con tre grandi protagonisti. La Juve resta davanti a tutte, poi metto, non so in quale ordine, Napoli e Inter”.

Più facile che la Juventus vinca la Champions o perda lo Scudetto?

“La Champions non è pronosticabile. E’ talmente veloce che è difficile dire ora chi possa vincerla. La Juventus deve giocare meglio dello scorso anno. Sul perdere lo Scudetto non lo so perché rimane la più forte soprattutto in termini di quantità di giocatori. E’ la più preparata. Sicuramente Sarri poi è una mini rivoluzione e tutte le rivoluzioni si portano dietro margini di rischio, in questo caso piccolo, che però potrebbe esserci”.

Positivo lo stop dell’Inter in vista del derby?

“Sicuramente non è positivo per la Champions, ma è un bene che non sia arrivata una sconfitta. Credo che l’Inter sia tosta e molto più fisica rispetto a prima con un allenatore straordinario che porterà qualche punto in più. Potranno esserci delle crisi di crescita e questa partita la vedo così. La squadra poi non è diversa dallo scorso anno, quindi si confida soprattutto in Conte. L’Inter farà una grande stagione. Il derby è difficile da pronosticare. Il Milan non è brillante davanti, ma resta una squadra solida. Se guardiamo le prime tre giornate di campionato è una squadra che ha concesso poco. L’Inter ha qualcosa in più, ma una partita come questa può girare anche in maniera diversa”.

Ti aspettavi che Giampaolo fosse più avanti nel suo lavoro al Milan?

“Giampaolo non ha mai allenato una grande squadra. Non ha il profilo di un condottiero di grande club e gli si imputa anche questo. Dal punto di vista tattico certamente ha portato avanti un’idea che ha cambiato rapidamente. Nelle ultime due partite il Milan ha dato segnali incoraggianti. La qualità non è diversa da quella dello scorso anno. I tifosi devono avere fiducia perché Boban e Maldini sono due che il calcio lo vedono e hanno fatto un discorso di prospettiva. E’ un progetto di medio termine”.

Chi vedi avvantaggiato nella corsa al quarto posto?

“Sono curioso di vedere la Roma, credo che l’acquisto di Mkhitaryan cambi parecchio le cose. Fonseca è un buon allenatore. La Lazio mi ha deluso ma ha un’intelaiatura solida. L’Atalanta bisognerà capire come reagirà alla Champions. Oggi ti dico che la favorita risiede in una tra Roma e Lazio”.

di Andrea Gussoni

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