Casting panchina, questioni lusitane: corsa a due tra Conceiçao e Fonseca

PANCHINA MILAN - Il casting per selezionare il nuovo allenatore del Milan entra ufficialmente nel vivo. A quattro gare dalla fine della stagione, l'ormai rassegnato Stefano Pioli si è di fatto già premurato di raccogliere i propri effetti personali per trasferirsi altrove. L'ambiente rossonero vive da mesi un clima troppo pesante per essere ignorato e, come spesso accade, a farne le spese sarà il tecnico parmigiano, destinato a salutare a fine stagione. A questo proposito, la dirigenza meneghina ha aperto le audizioni per individuare il profilo cui affidare la bollente panchina del Diavolo. Scartato un indigesto Lopetegui per furor di popolo e assimilato che Conte non rispetta i paletti imposti dalla società, la scelta sembrerebbe essersi ridotta tra un tandem di allenatori portoghesi: Sergio Conceiçao e Paulo Fonseca.

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Conceiçao, un legame indissolubile con l'Italia

Il tecnico nativo di Coimbra, alla guida del Porto dal 2010, gode di tutte le caratteristiche che piacciono alla dirigenza lombarda: giovane, vincente (ha vinto tutti i titoli portoghesi disponibili), abile nel valorizzare i giovani e già immedesimato nella realtà italiana. Il suo passato da calciatore, anch'essa prolifico in quanto a trofei, lo ha portato a legarsi indissolubilmente all'Italia, cui ha dichiarato di essere molto legato. Le esperienze con Lazio, Parma ed Inter a cavallo tra il 1998 e il 2004 hanno infatti contribuito con forza all'elaborazione progressiva delle sue venture caratteristiche da allenatore. Stando a La Gazzetta dello Sport, il cambio di presidenza della squadra lusitana, protagonista nell'avvicendamento tra Pinto da Costa e Villas-Boas, favorirebbe un suo concedo dalla panchina dei Dragoni visti i rapporti non idilliaci tra Conceiçao ed il neo-presidente.

Fonseca, dopo Roma c'è l'opzione Milano

A parziale disturbo dell'ipotesi Conceiçao è proprio l'ex tecnico della Roma. Il classe 1973, da due stagione alla guida dei francesi del Lille, potrebbe essere ugualmente adeguato alla panchina rossonera. Forte di un cospicuo palmares, arricchito negli anni in madrepatria e alla guida dello Shaktar Donetsk, il nativo Nampula (Mozambico, all'epoca colonia lusitana) potrà sfruttare la sua pregressa esperienza alla guida della compagine romana per arginare quel periodo di adattamento che ad ogni tecnico non italiano andrebbe garantito. In tal senso, Gianluigi Longari, giornalista di Sportitalia, ha riportato come nelle ultime ore le sue quotazioni sarebbero in rapida ascesa.