MILAN FIORENTINA SERIE A – Notte fonda in casa Milan. La formazione rossonera subisce il terzo ko di fila in otto giorni: la Fiorentina espugna San Siro grazie alle reti di Pulgar nel primo tempo e Castrovilli e Ribery nella ripresa. Per i rossoneri in gol Leao. Prestazione da dimenticare della squadra di Giampaolo, che resta a 6 punti con quattro sconfitte e due vittorie nelle prime sei giornate e fa un passo indietro rispetto a Torino.
Nessuna sorpresa nelle due formazioni ufficiali scelte da Marco Giampaolo e Vincenzo Montella. Il tecnico del Milan sceglie gli stessi uomini della trasferta di Torino e punta sul 4-3-3 con Suso e Leao ai lati di Piatek. Confermati Theo Hernandez a sinistra e Bennacer in mezzo al campo. Nei viola, Chiesa e Ribery compongono la coppia d’attacco; Dalbert e Lirola sono gli esterni, mentre in difesa gioca il trio Caceres-Pezzella-Milenkovic.
L’approccio al match del Milan è completamente diverso rispetto a quello di tre giorni fa Torino. Nonostante la spinta dei 48 mila di San Siro, la squadra di Giampaolo parte contratta. Le prime opportunità del match sono per la Fiorentina con Chiesa: il numero 25 ci prova al 9’ su schema da calcio di punizione, con la palla che finisce in corner, e poi dal limite dopo un triangolo con Ribery con Donnarumma che è bravo a distendersi e deviare in angolo. Proprio il francese è protagonista nell’azione successiva: l’ex Bayern Monaco recupera palla sull’errore di Calhanoglu e supera in dribbling due avversari prima di calciare a tu per tu con Donnarumma. La palla resta in area, con Chiesa che si avventa sul pallone e calcia in caduta dopo il fallo di Bennacer. Giallo per l'ex Empoli e rigore che Pulgar trasforma.
Al 12’ la Fiorentina è avanti 1-0. La rete subita scuote gli uomini di Giampaolo, che intorno al 20’ provano a costruire. La manovra rossonera è lenta e prevedibile. Suso ci prova da lontano, ma Dragowski è attento e alza in angolo. In contropiede la Fiorentina fa paura e al 29’ raddoppia con Dalbert ma Giacomelli annulla per fuorigioco di Chiesa, autore dell’assist, sulla verticalizzazione di Ribery. La squadra viola si difende bene e chiude tutti gli spazi, con il Milan che è costretto ad affidarsi alle accelerazioni di Leao. L’ex Lille è sfortunato al 35’, quando va al tiro e trova Piatek sulla traiettoria. Nel finale di tempo, i rossoneri ci provano ma le occasioni latitano.
La ripresa inizia con Kessié negli spogliatoi e Krunic, all’esordio assoluto, al suo posto. La strigliata di Giampaolo e i fischi di San Siro hanno effetto sui calciatori del Milan, che partono con un altro piglio. Ma ben presto l’allenatore rossonero deve fare i conti con un imprevisto: Musacchio interviene in ritardo su Ribery a metà campo e viene prima ammonito e poi – dopo l’on field review – espulso da Giacomelli. La formazione milanese è sfiduciata e subisce al 21’ il raddoppio di Castovilli: sul cross di Chiesa, Donnarumma respinge in allungo verso il cuore dell’area, dove il talentino viola è appostato. Troppo facile per lui mettere la palla in rete. Il Milan è in bambola totale e completamente in balia degli avversari. La Fiorentina gioca sul velluto e dopo l’ennesimo errore di Bennacer ha a disposizione il secondo calcio di rigore della serata. Sul dischetto si presenta Chiesa che calcia con il destro ma Donnarumma è bravissimo a intuire la traiettoria e respingere.
La squadra ospite continua a dominare in lungo e in largo e realizza il terzo gol con uno straordinario Ribery: il francese riceve da Chiesa e con una finta salta in area Duarte e Calabria prima di battere Donnarumma con il destro. San Siro in piedi per omaggiare l’ex Bayern Monaco. In casa rossonera, l’unico a non arrendersi è Rafael Leao, spostato al centro dopo l’ingresso di Duarte al posto di Piatek. Il portoghese salta tre avversari e mette la palla nell’angolino. Primo gol in rossonero per lui. Nel finale, Montella concede la standing ovation a Boateng, che prende il posto di Chiesa, e Ribery mentre la Curva Sud si svuota per protesta nei confronti di società e squadra. Al termine della sfida, fischi assordanti dei 48 mila di San Siro nei confronti della squadra. Terza sconfitta di fila in otto giorni per il Milan: ora la panchina di Giampaolo è appesa a un filo.
Alessandro De Felice
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