Nocerino: "Prenderei Ibra ed altri due giocatori esperti. Piatek? La colpa non è solo sua se il gol non arriva..."

18 Novembre 2019
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

NOCERINO MILAN IBRAHIMOVIC - Antonio Nocerino, ex centrocampista rossonero che detiene il record di reti, 10, realizzate in una singola stagione da un mediano in maglia Milan, ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport. Argomento principe ovviamente il momento della sua ex squadra, i problemi, le soluzioni, e le analisi su cosa si potrebbe migliorare. Ecco le sue parole.

Nocerino sul momento del Milan

"Soffro perché il Milan lo porto sempre con me, ho bellissimi ricordi e dispiace vederlo così. Spero si possa riprendere perché non merita questa classifica. A mio avviso il Milan si era ripreso con Gattuso. Perché Rino aveva dato stabilità e anche risultati. Quest’anno ci sono stati diversi problemi che hanno portato a questa situazione, al cambio di allenatore e la classifica ne è lo specchio. C’è bisogno che tutti reagiscano e si compattino".

Sui singoli: Bennacer e Piatek

"Bennacer è forte, ha fatto molto bene all’Empoli e ha fatto benissimo in nazionale. Non ci dimentichiamo, però, di Biglia, che è un giocatore di esperienza e personalità, ed in questo momento negativo oltre ai giovani forti serve chi sappia guidare la squadra nelle tempeste. Per me in questo Milan c’è bisogno di gente esperta e che si assumano le responsabilità, aiutando i giovani a crescere. Piatek? Il singolo fa poco. Lui ha bisogno della squadra, la sua astinenza è lo specchio delle difficoltà di tutto il resto della squadra".

Nocerino vorrebbe...Ibrahimovic

"Io prenderei gente esperta, un usato sicuro. Gente che sappia entrare nello spogliatoio e prendersi le responsabilità sulle spalle. Ibrahimovic? Io penso che uno come lui possa aiutare i giocatori che ha intorno, perché è un campione incredibile. Porta tanta personalità, è molto esigente e a mio avviso è un grande valore aggiunto. Pretende tanto, ma ti porta a dare tanto. Oltre a lui prenderei altri due calciatori che possano cambiare la mentalità ed eliminare la sensazione di non accontentarsi...".

Su Pioli

"E’ un allenatore preparato, che conosce il campionato. E’ bravo ed è stata una buona scelta. Non so se a fine anno ci sarà un altro cambio, però in questo momento non è importante pensare a Pioli, al singolo, ma al Milan e ad uscire da questa situazione. L'unica cosa che garantisce la conferma sono i risultati. La società sa bene quello che deve fare, spero si torni a lottare per la Champions League. Se il Milan facesse un bel filotto...".

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