MONCADA - Negli ultimi mesi si parla tanto del lavoro di Maldini ma c'è un altro uomo che merita la prima pagina. Stiamo parlando di Geoffrey Moncada, capo scuot rossonero. In una lunga intervista a 'Podcast Prolongation' del giornalista francese Johann Crochet ha svelato i suoi segreti.
"Un tempo il Milan era già un grande club, quindi magari non avevano bisogno di lavorare tanto sullo scouting. Avevano preso il giocatore più forte del Sud-America, Ricardo Kakà, avevano preso Andriy Shevchenko che aveva già giocato in Champions e che era già molto forte. Andavano a prendere i più forti ovunque. Elliott ha chiesto di sviluppare l’area sportiva con lo scouting e i dati, le statistiche. Quindi abbiamo deciso di creare due cose: l'area scouting e l'area 'dati'. L’uno lavora con l’altro ogni giorno. Quando uno scout vede un giocatore che gli piace, allora andiamo a vedere un po i numeri su tutto. Quando l'area 'dati' ci riferisce che abbiamo un giocatore forte con i numeri, chiedo agli scout di andare a vederlo. Mi piace questo mix, questo lavoro tra il live e l'aiuto delle statistiche. Per Elliott è importante avere dei rapporti con statistiche, video, non solo le osservazioni degli scout".
"Abbiamo fatto un lavoro importante con i giovani. Non prendiamo giovani tanto per, è perché crediamo che sia la strada giusta. Il Milan non aveva questa reputazione di giocare con i giovani, quindi abbiamo lavorato su questo, abbiamo parlato molto con le famiglie dei giocatori dicendo che se prendiamo il giovane, è perché crediamo in lui. Non solo per farlo giocare una volta ogni tanto, questo no, è perché vogliamo che diventi un titolare. Quindi abbiamo lavorato sull’identità della squadra dicendo che il Milan stava cambiando progetto. Ci siamo presi molto tempo per questo, ma sta funzionando. Oggi, ci sono tante società, agenti, scout che mi chiamano per dire 'Vogliamo venire al Milan, quello che fate è molto interessante'. Ho amici nel gruppo Red Bull o a Dortmund ed altri club che lavorano molto sullo scouting e che mi dicono 'Bravo, vediamo i cambiamenti al Milan, lavorate molto bene".