MILAN GULLIT INTERVISTA - Ruud Gullit ha rilasciato un'intervista sull'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. L'ex giocatore rossonero ha parlato di vari temi legati al Milan, soffermandosi anche sul rendimento di alcuni singoli.
"Parlo da tifoso e dico sì. Ciò premesso, credo che non sia giusto mettere pressione a questo gruppo che nelle ultime due estati ha cambiato quasi due terzi della rosa, oltre all'allenatore che ha un modo diverso di giocare rispetto al predecessore".
"Il suo è un calcio... ambizioso: certi risultati li raggiungi più facilmente con il gioco e lui sta puntando su quello. Ci vuole un po' di tempo per trasmettere le sue idee alla squadra, ma la strada mi sembra quella giusta come testimoniano i tre successi di fila in campionato".
"Un grande acquisto, un attaccante che sa far gol, ma che i compagni devono mettere nelle condizioni di poter far male. Lui il suo contributo lo dà sempre perché svaria per tutto il fronte offensivo e apre gli spazi. Uno così fa sempre comodo e può risolvere tanti problemi".
"La scorsa stagione ha avuto una crescita incredibile, sotto l'aspetto della personalità e del rendimento, e poi ha disputato un grande Europeo con l'Olanda. E' un elemento chiave per il Milan e la nazionale olandese".
"Mi piace? Moltissimo. Ibra era un calciatore diverso dagli altri e adesso è una persona... diversa dalle altre. Non è convenzionale nel modo di comunicare, ma sicuramente i suoi atteggiamenti aiutano a togliere pressione alla squadra. Non fa mai niente di casuale e le sue conferenze stampa non sono noiose. Il mondo del calcio ha bisogno di lui com'è. Anzi di Ibrahimovic ne servirebbero altri. Soprattutto perché è competente e il talento lo riconosce a prima vista. Sono convinto che al Milan farà un bel lavoro: voleva sempre vincere e adesso non credo abbia cambiato mentalità".