Milan-Udinese, le pagelle: Rebic devastante, Donnarumma si riscatta. Flop Bonaventura, Leao e Ibrahimovic...

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MILAN UDINESE PAGELLE – Una rete negli ultimi secondi di Ante Rebic decide la sfida a San Siro tra il Milan e l'Udinese. Un gol pesantissimo in un match ricco di emozioni che consente ai rossoneri di tornare a vincere davanti al proprio pubblico e raggiungere quota 28 punti in classifica. Prova di livello della squadra di Pioli, che conferma l'ottimo momento di forma e conquista la terza vittoria di fila tra campionato e Coppa Italia. Ecco le pagelle dell’inviato a San Siro di Rossonerisiamonoi.it.

Donnarumma fa e disfa, Romagnoli delude

Donnarumma 7: Recuperato in extremis, torna tra i pali dopo lo stop per in Coppa Italia contro la Spal. Commette un erroraccio in occasione del gol dell'1-0 di Stryger Larsen con un’uscita sconsiderata. Nella ripresa si riscatta con tre parate straordinarie, che tengono il Milan a galla e permettono ai rossoneri di conquistare il bottino pieno.

Conti 6,5: In difesa soffre la velocità di Sema, ma è il terzino dell'Udinese a doversi preoccupare di lui. È una minaccia costante per la difesa dell'Udinese. Serve a Rebic l'assist del momentaneo 1-1.

Kjaer 6,5: Seconda da titolare di fila per il danese a pochi giorni dal suo arrivo. Conferma quanto di buono si era visto contro la Spal. Dimostra di essere in buona condizione ed è molto spesso pulito negli interventi.

Romagnoli 5,5: Si addormenta su Lasagna nel primo tempo e per poco non concede il raddoppio. L'attaccante della Nazionale riesce ad andare via in velocità in un paio di occasioni, costringendo Donnarumma agli straordinari.

Hernandez 7: Ancora una volta una spina nel fianco delle difese avversarie. Un treno, firma il gol del momentaneo 2-2 con una conclusione di prima intenzione da lontanissimo. Altra prova super.

Bennacer fa tutto, Bonaventura in ritardo

Castillejo 6,5: Nel primo tempo sbaglia tutto. Al ritorno dagli spogliatoi, rientra con un'altra verve e si riscatta. Corre, lotta, dribbla e crea un paio di opportunità importanti. (Dal 77' Krunic 6: Inserito nel finale da Pioli per dare maggiore fisicità al centrocampo).

Bennacer 7: Lotta come un leone, recupera un numero infinito di palloni e trasforma l’azione da difensiva in offensiva. Si merita gli applausi di San Siro, che lo esalta. Sempre più il faro del gioco del Milan, è già una certezza della formazione di Pioli.

Kessié 5,5: Corre tanto ma non è mai nel vivo del gioco. Prova a dare manforte a Bennacer in fase di rottura, ma l'algerino riesce ad essere molto più efficace rispetto all'ex Atalanta. Si fa vedere poco sulla trequarti avversaria.

Bonaventura 5: Altra prestazione incolore del centrocampista marchigiano. Lento e compassato, tocca il pallone troppe volte e rallenta l'azione rossonera. È in deficit per quanto riguarda la condizione e lo dimostra. Viene sostituto alla fine del primo tempo. (Dal 46' Rebic 8: Il suo impatto sul match è devastante. Entra e firma subito il gol del pari. Poi produce una quantità infinita di opportunità da gol, prima di mettere il sigillo definitivo sui tre punti con una grande azione personale a tempo scaduto).

Leao è un 'crack'

Ibrahimovic 6,5: Ha un paio di opportunità per tornare al gol a San Siro ma non riesce a sfruttarle. Nel primo tempo tenta il tiro direttamente su calcio di punizione. Nella ripresa Leao gli offre un assist al bacio e lo svedese calcia sopra la traversa. Partecipa molto alla costruzione della manovra offensiva ma non è ancora in condizione. Servirà ancora qualche settimana per vederlo al massimo, ma questo Ibra a mezzo servizio dimostra di essere già fondamentale per il Milan.

Leao 7,5: È tutto un altro Rafael Leao da quando c'è Zlatan Ibrahimovic. Il portoghese gioca a tutto campo, salta avversari con estrema facilità e offre palloni al bacio per i compagni di squadra. Ha qualità impressionanti e le dimostra. Cresce partita dopo partita e conferma di essere un 'crack'.

Pioli 7: Non ha paura nel fare le scelte e il campo lo premia. Si sbilancia con l'ingresso di Rebic al posto di Bonaventura e il croato decide la partita. il 4-4-2 è il sistema ideale per il suo Milan, ma con l'inserimento dell'ex Eintracht è naturale il passaggio al 4-2-3-1: la sua squadra non si snatura e riesce a cambiare in corsa senza sbavature. Porta a casa un'altra vittoria fondamentale nella corsa all'Europa.