Milan Torino, Fonseca: "Vogliamo lottare per lo scudetto"

16 Agosto 2024
- di
Redazione RS
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L'allenatore del Milan Paulo Fonseca sulla panchina del Lille contro il Marsiglia in Ligue1 applaude la squadra
Tempo di lettura: 3 minuti

MILAN TORINO CONFERENZA STAMPA FONSECA - Alla vigilia dell'esordio in Serie A sulla panchina del Milan, Paulo Fonseca ha tenuto la consueta conferenza stampa. Queste le dichiarazioni in vista del match contro il Torino.

Le parole di Fonseca

"Sensazioni molto positive. Posso dire che siamo pronti, la squadra è pronta per iniziare il campionato con fiducia totale, sentimenti positivi e grande ambizione. Vogliamo giocare con la nostra identità e mostrarla ai tifosi già domani. Non mi aspettavo che i ragazzi apprendessero subito le nuove idee, sono molto fiducioso per domani".

Dove si colloca oggi il Milan in classifica

"C'è stato un grande cambiamento, è diversa la nostra forma di pensare e giocare le partite. Non voglio dire che partiamo dal primo posto, ma siamo vicini al primo posto per partire in questa gara".

Sull'arrivo di Fofana

"Aspetterò gli esami medici, poi parlerò. Dico solo che sono soddisfatto dell'arrivo dei giocatori. Loftus-Cheek può giocare anche da mediano, oltre che da trequartista".

Sulla forza del gruppo e l'obiettivo scudetto

"È presto per dire se sia il gruppo più forte che abbia mai allenato, ma è molto forte. Non cambia ciò che ho detto alla prima conferenza: noi siamo qui per vincere. Ogni giorno che passa ho più fiducia in questo. Non ho altra forma di vedere le cose: siamo qui per lottare per lo scudetto".

Come ha cambiato il Milan

"In Italia ci sono tanti analisti tattici. Già oggi, chi ne capisce, può vedere che è un Milan diverso. Si vede chiaramente. C'è un modo diverso di attaccare e difendere".

La squadra da battere

"Chiaro che è l'Inter, hanno vinto il campionato l'anno scorso. Poi ci sono tante squadre che hanno il nostro stesso obiettivo: Napoli, Atalanta, Juventus. Noi vogliamo e crediamo di poter stare nella lotta con l'Inter. Loro sono forti, hanno confermato la stessa rosa e lo stesso allenatore, è una squadra fortissima. Però noi crediamo molto nelle nostre ambizioni".

Sul mercato

"Con l'arrivo di Fofana il mercato in entrata è chiuso. Dobbiamo far uscire alcuni giocatori perché ora siamo tanti e non è facile lavorare con tanti giocatori".

Sulla partita di domani

"La prima partita è sempre difficile. Il Torino ha cambiato allenatore, lo conosco bene. Hanno un'organizzazione precisa, soprattutto difensiva. Poi hanno qualità con la palla. Mi aspetto una partita difficile, ma che vogliamo vincere e che abbiamo preparato bene. Siamo molto motivati. Sarà diverso rispetto alle ultime amichevoli, perché Real, Barcellona e City non giocano come il Torino. Il Torino non lascia spazi aperti come loro, ci aspettiamo quindi una squadra più difensiva, pronta al contropiede. Mi aspetto una partita più ferma nella metà campo".

Su cosa manca al Milan

"Adesso non manca niente, perché non abbiamo ancora cominciato. Quando c'è un cambiamento, c'è bisogno di tempo per metterlo in pratica. Non siamo una squadra perfetta, anzi siamo lontani dall'esserlo. Ma non voglio parlare di ciò che ci manca, non voglio dare punti agli avversari parlandone. Posso dire che ci stiamo lavorando".

Su Leao, Pulisic, Chukwueze e Morata insieme

"L'ho pensato e l'ho provato, ma non so se giocheranno domani. Chukwueze sta bene, Pulisic sta facendo un altro ruolo in cui mi piace molto, con la possibilità di fare anche l'esterno. Anche Jovic ha fatto una buona pre-stagione, Loftus-Cheek può giocare da trequartista. Abbiamo tante soluzioni".

Su cosa l'ha sorpreso

"Mi ha sorpreso il modo in cui la squadra ha lavorato per assorbire le nuove idee. In questo momento la squadra è meglio di ciò che mi aspettavo".

Sulla cessione di Kalulu

"Non voglio fare nomi, ma ci sono giocatori che hanno meno possibilità di giocare e quindi gli ho parlato. Alcuni giocatori hanno più possibilità di giocare con regolarità rispetto ad altri. Agli altri ho spiegato che le possibilità di giocare sono ridotte".

Su Pavlovic

"Pavlovic e Reijnders non sono al meglio, sono arrivati tardi. Difficile cominciare la partita con i due dall'inizio domani, difficile che ce la facciano".

Sui 70.000 spettatori di domani

"Già col Monza c'è stato un pubblico molto caldo. Domani sarà pieno e sarà emozionante. Non guardo solo ai risultati, certo ambiamo a vincere, ma dobbiamo giocare in modo da rendere orgogliosi i nostri tifosi".

Al Milan al momento giusto

"Sì, io non credo nel fato, che è un po' triste, malinconico. Io credo nell'energia, credo che arrivo al Milan nel momento giusto della mia carriera. L'esperienza a Roma mi ha aiutato tanto e, se avessi potuto scegliere il momento per allenare un club come il Milan, dico che è ora".

Su quando il Milan sarà completo

"C'è un momento per tutto e noi allenatori dobbiamo capirli. Noi non abbiamo bisogno di dire cose ai giocatori, ma quello che è difficile per un allenatore è pensare la stessa cosa nello stesso tempo dei giocatori. Oggi le squadre che vincono sono le squadre con giocatori di grande qualità, ma che sono più squadra di altre. Questo è quello che mi piacerebbe vedere sempre in campo col Milan. E credo che succederà".

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