Milan, sogno Allegri per il futuro. Sarà l'ennesima rivoluzione?

MILAN ALLEGRI - In casa rossonera incombe il presente e le sue necessità impellenti: che si chiamano risalire posizioni in classifica, per evitare l'esclusione addirittura dall'Europa League, ed acquistare giovani di talento per guardare con fiducia al futuro. Già, ma quale futuro? E con chi soprattutto? Pioli ha ancora 5 mesi di tempo per convincere la dirigenza che la strada tracciata con lui possa portare a qualche frutto. Ma nel frattempo Maldini e Boban starebbero pensando ad un ritorno romantico, ma di spessore. Che possa spazzare via ogni dubbio sulla bontà delle loro intenzioni di tornare a fare del Milan un grande Milan. Il nome che pare mettere d'accordo i dirigenti, e, ne siamo sicuri, anche i tifosi, si chiama Massimilano Allegri. Dalle pagine dell'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport viene lanciata quella che pare essere più di una provocazione. Una vera e propria volontà. Affidarsi ad Allegri, a cui verrebbe dato un ruolo alla Ferguson come centralità nell'organigramma tecnico, per riportare il Milan ai vecchi fasti.

Milan, il sogno si chiama Allegri

Il quotidiano milanese sostiene che dopo tanti esperimenti sia arrivato il momento di fare le cose in grande. Anche la grande campagna di sfoltimento della rosa, in atto in questi giorni, sarebbe funzionale ad un progetto che metta a disposizione di Allegri i soli giocatori a lui graditi. Aggiungendo a questi dei giovani di talento che il tecnico toscano, come dimostrato in passato, sia capace di valorizzare. La grande esperienza e le grandi capacità di Allegri sono garanzie assolute se non di vittoria quantomeno di ritrovata competitività. Il Milan deve tornare a lottare per le posizioni di vertice, ed in questo momento chi meglio dell'ex tecnico di Cagliari e Juve potrebbe far ripartire la macchina? I tifosi ci sperano, i dirigenti lo vogliono: manca solo il parere del diretto interessato. Che al momento nicchia sul suo futuro, in attesa di capire cosa gli avrà portato in dote questo anno sabbatico senza panchina.