MILAN KRUNIC - Giornata di presentazioni in casa Milan. Dopo la sfida amichevole contro il Novara, il club rossonero ha presentato nel centro sportivo di Milanello i due nuovi acquisti Rade Krunic e Theo Hernandez. Ecco le parole del centrocampista classe 1993 proveniente dall’Empoli: "Volevo salutare tutti prima di iniziare. Le prime impressioni sono straordinarie. Questo è un grande club. Mi sono trovato subito benissimo e non vedo l'ora di rientrare in gruppo e giocare le partite in maglia rossonera".
"Lo conosco, è stato il mio primo allenatore in Italia. Negli allenamenti non è cambiato tanto, ha una visione di gioco e ci tiene tantissimo. Noi giocatori ci possiamo divertire tantissimo. A lui piace il possesso palla. Noi giovani possiamo crescere molto con lui. Può fare molto bene qua, ha meritato questa opportunità e spero che ci riuscirà".
"Sono una mezzala moderna. Gioco in tutte e due le fasi di gioco, box-to-box’ come dicono gli inglesi. Mi dicevano sempre che assomiglio un po' ad Hamsik, penso che lui sia più tecnico e io abbia più qualità fisiche. Il mio idolo è Kakà, ma lui è più trequartista. Io guardo tantissimo De Bruyne del Manchester City, penso che abbiamo le stesse caratteristiche".
“Secondo me è pronto. Non ho mai parlato con nessuno di lui, ho parlato solo col direttore sportivo dell'Empoli prima di arrivare al Milan. Mi chiedevo come fosse possibile che giocasse con noi, è molto molto forte, è prontissimo per un salto così e per arrivare in una squadra di grande livello. Io ho giocato con Paredes e in Nazionale gioco con Pjanic, Bennacer è molto vicino a loro. A me piacerebbe che arrivasse perché potrebbe fare molto bene".
“Da quando sono in Italia il mio obiettivo era arrivare in una grande squadra. Sono felicissimo sia successo al Milan, in passato poteva succedere alla Samp ma non è accaduto. Meglio aver aspettato un pochino ed essere arrivato insieme a Giampaolo in una grande squadra”.
“Adesso sono abbastanza maturo, sono cresciuto tantissimo. Quando sono arrivato mi mancavano un paio di cose, non ero bravo davanti alla porta, quest'anno sono migliorato. Le mie qualità più importanti sono la tecnica e la forza. Posso dare molto sul campo, accelerazioni, palle al piede: è questa la mia qualità più importante.
“Sto bene, sto molto meglio. Ho iniziato a fare qualcosina in gruppo, potevo già rientrare con la squadra ma non volevamo rischiare. Era uno stiramento ed è meglio non peggiorarlo, manca pochissimo. Già in America dopo pochi giorni rientrerò a lavorare col gruppo"