Jimenez: "Amo il Milan. Theo è il mio idolo, mi aiuta tanto"

10 Marzo 2025
- di
Redazione RS
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Alex Jimenez
Tempo di lettura: 2 minuti

MILAN JIMENEZ INTERVISTA - Intervistato dai canali ufficiali del Milan, il classe 2005 Alex Jimenez si è raccontato a lungo, ripercorrendo la sua breve carriera iniziata nelle giovanili del Real Madrid.

Milan, le parole di Alex Jimenez

Gli inizi al Real Madrid

"Il Real mi ha chiamato a sette anni notandomi in un torneo che stavo disputando in città e mi ha tenuto per undici anni. Lì ho visto tanti campioni e quando mi sono allenato con la prima squadra è stato un momento veramente felice. Ho visto Kroos, Vinicius, Militao è tra quelli che mi ha più sorpreso".

Il passaggio al Milan

"Al Real stavo vivendo un momento difficile. I miei familiari e il mio procuratore mi consigliarono di cambiare e quando il Milan si è fatto avanti non ci ho pensato due volte. Io amo il Milan, è una squadra che sarà per sempre nel cuore per avermi fatto debuttare in prima squadra. Non posso descrivere a parole cosa voglia dire per me questo club. Mi piace tutto del Milan".

Il debutto in rossonero

"E' stato uno dei giorni più belli della mia vita e sarò sempre grato a Mister Pioli per la fiducia che mi ha dato. Prima della partita col Cagliari ero un po' nervoso sul bus perché già sapevo che sarei partito dal 1'. Nello spogliatoio però mi sono detto di fare quello che so fare e alla fine ho disputato una buona partita. A fine partita mi ricordo che chiesi la maglia a Theo, lui è il mio idolo e mi sta aiutando tanto con i suoi consigli: è un giocatore top e una persona top".

Milan - Real Madrid di Youth League saltata per infortunio

"Volevo giocarla al 200%, ci pensavo da tre settimane. La vita voleva che non giocassi. Milan Futuro? Giocare con i più grandi è stata un esperienza formativa. Bonera mi ha aiutato tanto".

Rapporto con Fonseca e Conceicao

"Mi hanno dato entrambi fiducia. Fonseca mi mise in campo in un momento difficile contro il Genoa, il giorno del 125esimo anniversario dalla fondazione del Milan. Per me è stato un momento felice, per il club un po' meno. E' stato un peccato non vincere quella sera".

La vittoria in Supercoppa

"Conceicao mi mise subito titolare contro la Juventus e pensai "come può mettermi in campo con tutti i giocatori che ci sono qui?". Invece il Mister mi ha dato fiducia fin dal primo momento. Mi piace troppo come allenatore, per le sue idee e per il suo modo. Lo ringrazio".

Un immagine della vittoria contro l'Inter

"Alla fine del primo tempo eravamo 0-0 ma da un mio passaggio sbagliato abbiamo preso gol. Poi nella ripresa abbiamo concesso il secondo. Quando sono stato sostituito mi sono messo in panchina a fare il tifo perché volevo vincere a tutti i costi. Quando abbiamo fatto la prima rete avevo la sensazione che quella partita l'avremmo vinta noi. Poi ci sono stati il secondo e il terzo e lì sono scoppiato di gioia. Ho abbracciato Leao perché aveva cambiato la partita".

Rapporto con la famiglia

"La mia famiglia la amo. Quando sono venuto qui a Milano loro mi hanno seguito, mi stanno vicino".

Nazionale spagnola

"Sto aspettando il mio momento. Per me sarebbe un sogno giocare con la Spagna".

Che consiglio darebbe ad un bambino

"Se sfrutti il tuo momento e lavori con costanza tutto arriva".

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