Milan, il piano triennale del fondo Elliott: al centro gli immediati risultati della squadra

MILAN ELLIOTT RASSEGNA STAMPA - Siamo alle porte dell'ennesima rivoluzione in casa Milan. Stavolta ci si gioca il tutto per tutto, con scelte che al momento appaiono anche scomode (vedi Rangnick) soprattutto per le conseguenze che già hanno portato con sè (l'allontanamento di Boban e la più che probabile dipartita di una colonna come Paolo Maldini). La Gazzetta dello Sport oggi in edicola illustra il piano di rilancio della società rossonera.

Il piano triennale deciso da Elliott

La proprietà Elliott cercherà di riportare la società rossonera ai fasti del passato, anche se ci vorrà del tempo. Si parla di un piano triennale, come previsto dalla filosofia Rangnick, l’uomo scelto alla guida del nuovo corso. Il progetto del nuovo stadio è importante, forse fondamentale, ma non è l'unico obiettivo da raggiungere. L'aumento dei ricavi (provando a sfruttare l’appeal del Milan e i suoi 400 milioni di tifosi nel mondo) è un tema assolutamente centrale. L’intenzione - riferisce sempre La Gazzetta - è quella di ridisegnare un club parametrato ancora sulle regole di un calcio da mecenati.

Gli obiettivi immediati della proprietà

Già alla fine della prossima stagione, la proprietà potrà fare un primo bilancio. Alla base di tutto però, anche dell'incremento dei ricavi con l'arrivo di nuovi ricchi sponsor, ci sono le prestazioni sportive: si punta a far sì che il Milan possa essere un gruppo vincente, costantemente in Champions League, per poi spiccare il volo verso obiettivi prestigiosi. In linea con la nostra gloriosa storia.