Giampaolo: "Contro l'Hellas partita non scontata, ho visto nei miei i giusti occhi. Suso? Può fare il trequartista"

14 Settembre 2019
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 3 minuti

HELLAS MILAN CONFERENZA GIAMPAOLO - Dopo la sosta dovuta agli impegni delle Nazionali, il campionato del Milan riparte dalla sfida del Bentegodi contro l'Hellas Verona. Un match storicamente delicato per i rossoneri che hanno però bisogno dei tre punti per dare continuità alla vittoria casalinga contro il Brescia. Nel giorno di vigilia, Marco Giampaolo è intervenuto in conferenza stampa per presentare i temi della partita: fischio d'inizio previsto per domenica 15 ore 20:45. Queste le parole dell'allenatore del Milan, Giampaolo.

Milan, la conferenza stampa di Giampaolo

MOMENTO MILAN - "Il campionato è iniziato da due settimane, dove ho allenato sette o otto giocatori. Chi è rimasto si è allenato bene, professionalmente. Chi è andato in Nazionale ha messo minutaggio, quasi tutti hanno giocato una delle due partite. La squadra lavora bene, con entusiasmo, sono rientrati tutti bene. Il bicchiere, se è mezzo pieno, lavoreremo per riempirlo. Col lavoro e con la fiducia metteremo a posto tante cose, la squadra fa le cose per bene e mi trasmette fiducia. Il tempo metterà a posto le cose, la squadra migliorerà".

MIGLIORAMENTI - "Ho detto che lavoreremo per riempire il mezzo bicchiere. Alleno ventuno giocatori di campo, tolti i portieri. Sono tutti dentro, hanno il modo giusto di fare le cose, sono nell'idea con dedizione e mi fanno ben sperare. Ci sarà da reinserire meglio tutti, io voglio rendere la squadra il più possibile riconoscibile trovando equilibrio tra le due fasi".

HELLAS-MILAN - "Al di là del derby tra sette giorni, è sempre importante vincere. Il fatto che Verona sia un campo storicamente particolare per il Milan mi interessa poco. Credo poco a queste cose. La squadra deve giocare per vincere, sempre, con chiunque. Le vittorie danno autostima e consapevolezza, ma è l'atteggiamento che fa la differenza. E' sull'atteggiamento che sono convinto, i ragazzi stanno lavorando bene".

MODULO - "Dopo settanta giorni, al di là delle presenze dei vari calciatori, comunque a rate, so come giocare. Ho solo spostato Suso di qua, accentrando Castillejo. Ho solo portato Suso sulla sua mattonella, per agevolarlo. Può giocare trequarti, però, sono convinto che possa ancora farlo. Ho solo spostato questo, è come se facessi giocare mezzala destra o sinistra Hakan. Alcuni hanno il binario, altri meno. Sono sempre convinto che Suso possa giocare lì. Come mi definisco? Un onesto lavoratore della vigna. Non è il Milan di Giampaolo, ma dei giocatori".

PAQUETA' - "E' un giocatore che può fare entrambe le cose, se ho bisogno di un attaccante faccio giocare un attaccante, se ho bisogno di un centrocampista faccio giocare uno con caratteristiche diverse dietro le punte. Le seconde le ha, le prime deve imparare a muoversi da falso attaccante".

PIATEK - "Mi è piaciuto molto in questi tre giorni dopo la Nazionale. Non deve pensare solo ad attaccare gli ultimi venti metri, giocando un calcio piratesco. Deve saper fare tutto, deve essere completo. Al Milan non si può giocare sempre palla lunga e profondità, al Milan serve palleggiare, giocare la palla. Lo sa fare, gliel'ho visto fare in allenamento. E' un giocatore completo, deve giocare così. Il gol non deve essere un'ossessione, viene di conseguenza".

BENNACER E LEAO - "Di problemi ne ho ventitre. Ogni gara stanno fuori in dodici, non mi interessano questi discorsi. Nel 2020 una squadra composta da 23 atleti di alto livello ha chi gioca e chi no, non titolari e riserve. Quando è arrivato neanche sapevo le condizioni di Bennacer e gioca lui o Biglia, che è un grandissimo giocatore".

REBIC - "Lui dice che il suo ruolo è esterno alto a sinistra ma in Nazionale ha giocato anche punta ed esterno alto a destra. Qualcuno ha torto, qualcuno ha ragione. Sta comunque bene dal punto di vista fisico".

HELLAS - "Stimo Juric, ha avuto difficoltà negli ultimi anni ma è bravo. A Lecce ha giocato una grande partita. Ha vinto meritatamente: ci aspetta una sfida intensa, dovremo esser bravi, tenderemo altrimenti ad allargarci. Dovremo giocare bene, non possiamo mai sottovalutare le partite, contro nessuno, contro nessun avversario. Vittorie e sconfitte si nascondono dietro pieghe invisibili. Ho rispetto e la squadra lo sa, i ragazzi sanno che partita ci aspetta domani".

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