MILAN CALDARA - Mattia Caldara, il calvario è davvero finito. Il difensore ex Atalanta potrebbe addirittura esordire già domani contro il Sassuolo, in quella che sarebbe appena la terza presenza in maglia rossonera. L'incredibile serie di infortuni lo ha costretto a lunghi stop, rendendolo sostanzialmente sempre indisponibile. Pioli da un lato non vuole assolutamente forzare i tempi del suo recupero, ma dall'altro vorrebbe capire il prima possibile se può contare sul ragazzo come alternativa a Romagnoli e Musacchio. L'infortunio di Duarte ha lasciato scoperto il reparto arretrato, con la necessità quasi obbligatoria di tornare sul mercato alla ricerca di un centrale difensivo. I nomi più gettonati sono quelli di Demiral e Todibo, ma Caldara vuole allontanare qualsiasi perplessità sul suo conto, dimostrando a Pioli di poter far parte di questo gruppo.
"Sto bene, il percorso di recupero è al termine. Ho giocato due partite in Primavera e il ginocchio ha dato buone risposte. Vengo da un anno e mezzo molto duro e sono felice che l'incubo stia finendo. Sono contento che l'Atalanta sia negli ottavi di Champions, ma io sto bene al Milan. La Nazionale? Parto in svantaggio, ma un barlume di speranza per l’Europeo c’è". Queste le dichiarazioni del giocatore rossonero dopo aver ricevuto il premio Turani, conferitogli al Panathlon di Bergamo, come uomo distintosi per valori sportivi e disciplinari.