Maldini: "Continueremo a difendere Giampaolo, ma ci aspettavamo di essere più avanti. San Siro pesa. Poca personalità? Sono giovani, lo sapevamo..."

30 Settembre 2019
- di
Arianna Botticelli
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Tempo di lettura: 2 minuti

MALDINI MILAN FIORENTINA - Il direttore dell'area tecnica Paolo Maldini ha risposto alle domande degli opinionisti intervenuti alla trasmissione Sky Calcio Club dopo la sconfitta per 1-3 subita contro la Fiorentina. Molto lucida l'analisi dell'ex gloria rossonera e capitano di tante battaglie. Ecco le sue parole.

Maldini su Giampaolo

"L'allenatore è stata una scelta condivisa, lo difenderemo sempre, sapevamo quelli che potevano essere i problemi. Siamo una squadra giovane, il gioco non è soddisfacente, questo è chiaro. Quattro sconfitte sono troppe,
la via di uscita sembra non esserci ma cerchiamo di migliorare insieme attraverso il lavoro. I giocatori stessi devono fare autocritica. Noi affidandoci ad gruppo giovane sapevamo che se una leadership come quella dell'allenatore non incide sul piano del gioco, a livello di personalità la paghi in uno stadio come San Siro, queste cose vanno considerate".

Milan-Fiorentina, la delusione dei tifosi

"La reazione dei tifosi è giusta, l'anno scorso non abbiamo dato uno speattacolo bellissimo dal punto di vista del gioco ma i tifosi ci hanno sempre appluadito. Le responsabilità vanno condivise altrimenti il peso diventa troppo forte. L'idea è quella di fare autocritica generale, senza troppe parole che non servono, alla fine le maniere per uscire da questi momenti ci sono, siamo alla sesta di campionato, molte volte le cose si ribaltano in un attimo, però preoccupa l'involuzione da Torino ad oggi".

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Getty Images

Sulla crisi del Milan

"Abbiamo trovato traffico nella zona centrale del campo e abbiamo trovato difficoltà dal punto di vista tattico, a parte la fatica fisica c'è stato un passo indietro cosi importante dal punto di vista del gioco che si può spiegare solo perché giochiamo a San Siro. Il blasone del Milan ti fa giocare con una maglia molto pesante che ti fa giocare male. Bisogna condividere i problemi col mister ma anche coi giocatori, bisogna fare un lavoro di raccordo anche con quelli più scontenti a maggior ragione ora. I nostri sono bravissimi ragazzi, forse troppo, ma qualcuno magari dovrebbe tirar fuori gli attributi. Avevamo messo in preventivo alcune cose, ci aspettiamo anche reazioni diverse. Abbiamo talento ma avevamo messo in conto problemi di personalità. Perché il fatto di affidarci ai giovani puo farti correre questi rischio".

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