Lopetegui per la panchina: arriva l'okay di Cardinale

LOPETEGUI MILAN SERIE A - Il dopo Pioli, in casa Milan, sembra assumere sempre più il volto e la forma di Julen Lopetegui. Il tecnico spagnolo piace sotto tanti aspetti alla dirigenza rossonera. E fa, allo stesso tempo, storcere il naso ai tanti tifosi.

Il Milan vuole lottare per lo scudetto anche il prossimo anno. E per colmare il gap con un'Inter che ha divorato il campionato e che ha, in Inzaghi, un allenatore ormai giunto a completa maturazione, i supporters del Diavolo vorrebbero un allenatore esperto e vincente. O, alternativamente, un giovane allenatore ma con idee ben precise e che ha già dimostrato tanto ad alti livelli.

Tuttavia, da parte di Gerry Cardinale, sarebbe già arrivato il primo importante via libera. Julen Lopetegui piace tanto al patron rossonero. E questa cosa fa pendere la bilancia a favore dell'allenatore ex Sevilla e Real Madrid.

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Lopetegui non basta: le mosse di mercato e Zirkzee in prima fila

La Gazzetta dello Sport fa un ritratto di ciò che può essere Lopetegui al Milan. E di quali potrebbero essere le mosse che la società rossonera intende fare. Innanzitutto, Lopetegui piace per il modo in cui, in questi anni, ha valorizzato molti giocatori. La rosa del Milan è molto giovane e, sotto alcuni aspetti, ancora inesperta. Toccherà all'iberico creare valore nei giocatori a disposizione.

Cardinale ha già dato l'okay, ma ora serviranno altri movimenti. In particolare, migliorare e rinforzare la rosa, a partire dall'attaccante di riferimento. Senza Giroud, è abbastanza difficile che sia Jovic a caricarsi sulle spalle il peso di tutto l'attacco. Il nome che gravita attorno al Milan, ormai da mesi, è quello di Joshua Zirkzee. Ma la cifra non è così facile da perseguire (si parte da almeno 40 milioni di euro), le contendenti sono tante (anche l'Inter si è aggiunta con forza alla corsa) e i tempi abbastanza ristretti, dato che si parla del vertice offensivo attorno al quale costruire gran parte del gioco.

Qualche big, comprensibilmente, andrà via, perchè servirà anche creare liquidità e permettere manovre più agevoli. Ed anche in quel caso, dunque, servirà sostituire. La cosa che resta salda e immutabile è la volontà, almeno nella mente dei dirigenti e dell'universo Milan in generale, di poter essere competitivi per lo scudetto il prossimo anno.

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