La Serie A dopo il Coronavirus, parla l’ex arbitro Pieri: "VAR deve esserci, calciatori e arbitri sono sullo stesso piano"

9 Aprile 2020
- di
Arianna Botticelli
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SERIE A PIERI – Tiziano Pieri, ex arbitro e adesso esperto e specialista Var per Rai Sport, ha parlato ai microfoni dell’Ansa sulla possibilità di prendere il campionato senza la tecnologia.

Serie A, Pieri sull’utilizzo della Var

"Se il calcio riprende bisognerà studiare un prodotto com’era prima, se i giocatori rischiano non capisco perché i Var non possano rischiare. Ritengo che si debba ricominciare quando tutto è in sicurezza: la salute viene prima di tutto e in questo momento credo che possiamo stare anche senza calcio. Var e calciatori sono sullo stesso piano, se si riprende ci saranno metodologie per mettere al sicuro tutti. Perché l’arbitro può mantenere le distanze di sicurezza e il calciatore no ovviamente. Il Var invece a maggior ragione può avere queste distanze. Che si riparta poi nel breve la vedo difficile. La provocazione lanciata da Nicchi – il capo degli arbitri, ndr – deve far riflettere a 360 gradi perché se i Var non sono in sicurezza secondo me i calciatori ancora meno".

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