Kakà: "Nel Milan, il puzzle era perfetto e i risultati sorprendenti"

10 Dicembre 2020
- di
Redazione RS
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KAKA' - In un Milan che sta tornando protagonista, c'è spazio anche per ricordare l'ultimo veramente forte e capace di trionfare anche in Europa. Stiamo parlando di quello di Ricardo Kakà. E proprio il Pallone d'Oro 2007 ha parlato attraverso i microfoni di Sky Sports, prima della partita di Europa League contro lo Sparta Praga.

Kakà e il suo Milan

“Il 2007 è stato senza dubbio l’apice della mia carriera, durante quell’anno ho vinto la maggior parte dei trofei che si potevano vincere. La Champions League, il Mondiale per Club, il Pallone d’Oro e il FIFA World Player. In quel Milan c’erano tanti leader in squadra e nessuna vanità, quindi tutti volevano vincere e non importava chi segnasse. Il gruppo veniva prima di tutto. In un tipo di situazione del genere il puzzle era perfetto e i risultati sorprendenti. Abbiamo anche avuto un allenatore eccezionale come Carlo Ancelotti”.

Ancelotti

Kakà ha sottolineato l'importanza dell'allenatore di allora. "Ho imparato qualcosa da ogni allenatore avuto in carriera, ma Carlo per me è stato il migliore, perché ha saputo tirar fuori il meglio di me. La caratteristica più importante che ha è la capacità di gestire i calciatori. Hai una rosa di 25 giocatori e ne puoi mettere in campo 11. Come fare con gli altri? Come tenerli motivati? Lui sapeva farlo. Ovunque sia andato, infatti, ha lasciato bei ricordi nei giocatori”.

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