ISS REZZA SERIE A - Hanno fatto notizia, sia per l'autorità della figura, che per i contenuti espressi, che non hanno mancato di generare polemiche, le parole di ieri pronunciate da Giovanni Rezza, il direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss. Oggi lo stesso Rezza è tornato a parlare dell'ipotesi di una ripresa della Serie A, rilasciando anche delle dichiarazioni volte a chiudere qualunque attrito col portavoce della SS Lazio Arturo Diaconale.
"Si tratta di uno sport di contatto, se si giocasse sarebbe bene farlo a porte chiuse. Nel momento in cui decidessero di ricominciare, ci sarebbe bisogno di grandissimi controlli molto assidui. Bisogna capire cosa succede anche a livello europeo. Ci sono dunque una serie di problemi molto complessi, una scelta che comunque a me lascia molto perplesso non per il campionato italiano ma per l’Europa in generale. Sta comunque ad altri decidere".
Ai microfoni di TMW Radio, Rezza ha detto: "Diaconale ha preso sul serio una battuta -ride, ndr . Sapendo quello che avrebbe detto Diaconale qualche ora dopo non avrei fatto quella battuta. E’ un argomento molto sensibile in Italia, quindi è chiaro che la decisione vada ponderata. La gente stando a casa passerebbe anche del tempo con il calcio. Più avanti si può valutare una riapertura a porte chiuse. Siamo ancora nella Fase 1, poi sarà da valutare se ci saranno le condizioni. Il problema è che è molto complicato a pensare a dei controlli. Dovrebbero effettuare dei tamponi e servirebbe un protocollo molto stretto. La vedo dura attuarlo, ma è da valutare. Sarà una decisione difficile. Non siamo noi a decidere la riapertura dopo il 3 maggio. Noi possiamo dare solo delle indicazioni su come comportarsi".