INTERVISTA ZLATAN IBRAHIMOVIC – Il nome di Zlatan Ibrahimovic resta una suggestione per qualsiasi squadra nonostante il tempo che passa. Lo svedese, che ha compiuto 38 anni lo scorso 3 ottobre, è ancora in splendida forma e con la maglia dei Los Angeles Galaxy ha appena terminato una stagione condita da 30 gol in 29 presenze. Ora in MLS è tempo di playoff ma in una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, Zlatan, non ha nascosto la sua voglia di poter tornare in Italia: “Ho vissuto momenti indimenticabili. Vorrei andare in una squadra che punti allo scudetto, posso ancora fare la differenza”. Tra i vari temi trattati non sono mancate parole per l’Inter, il Milan e il futuro.
“Non mi sono mai sentito forte come al Milan: lì c’era un gruppo di campioni all’ultimissima fase della propria storia, io feci il massimo per trascinarli. Forse per questo furono anni speciali, che mi restituirono la felicità dopo i problemi a Barcellona. Questo Milan non è lo stesso che ha fatto innamorare migliaia di tifosi in Italia e nel mondo. È un disastro: molte parole, pochi fatti. Forse c’è gente sbagliata che dovrebbe stare da altre parti. Maldini? Da calciatore era tra i miei preferiti, da dirigente non posso giudicarlo. Ma non ha un compito facile: deve fare bene con risorse limitate".
“Non sono un animale da zoo che la gente va a vedere, posso ancora fare una ventina di gol a stagione. Bologna? Mihajlovic è un amico, se scegliessi Bologna lo farei solo per lui. Dopo aver visto l’ultimo documentario su Maradona mi verrebbe quasi voglia di provare un’esperienza a Napoli, magari replicando ciò che fece Diego. Con me il San Paolo sarebbe sempre pieno e Ancelotti è un grande. Ma la decisione finale dipenderà da vari aspetti”.
“Con Conte l’Inter ha fatto un super colpo. Non lo conosco personalmente, ma siamo uguali: entrambi crediamo che solo con il sacrificio si possa arrivare al successo. Lukaku? Romelu si fa il mazzo per i compagni, la sua arma migliore è la forza. Tecnicamente non è fortissimo, se mi avesse ascoltato. Al Manchester United gli proposi 50 sterline per ogni stop che faceva correttamente. Mi provocò, chiedendomi cosa gli avrei dato se li avesse azzeccati tutti, e io gli risposi: ‘Niente, semplicemente ti rendo un calciatore migliore!’. Non accettò mai, forse aveva paura di perdere. Lukaku ha una voglia matta di spaccare il mondo, all’Inter farà bene”.
“È la favorita per lo scudetto, ma la Champions è una cosa diversa e la vittoria non dipende dal potenziale. Prendete ad esempio il Psg: squadra superiore a tante, ma in Europa arranca”.