GULLIT MILAN INTERVISTA - Intervistato ai taccuini de La Gazzetta dello Sport, la leggenda rossonera Ruud Gullit ha parlato dei diversi problemi del Milan. L'olandese ha commentato la fin qui deludente stagione disputata dal Diavolo, definendo "un disastro" l'eventuale mancata qualificazione alla prossima Champions League.
“Mi ricorda quella del Chelsea, un’altra squadra che in questo momento è... un enigma. Sinceramente non ho capito che tipo di calcio voglia fare il Milan. Secondo me non ha trovato la direzione giusta: sulla carta la rosa è forte, soprattutto dopo il mercato di gennaio, e la vittoria della Supercoppa italiana, sembrava aver risolto tutti i problemi. Invece non è stato così: quell’affermazione in Arabia Saudita non ha trasmesso una reale sicurezza al gruppo e non c’è stato un miglioramento importante rispetto alla prima parte della stagione".
“Come ha fatto il Psg, quando ha smesso di comprare stelle, ha preso un allenatore, Luis Enrique, con una filosofia di gioco brillante e ha valorizzato il settore giovanile. Un altro esempio è il Liverpool che ha sostituito Klopp con un tecnico con la stessa filosofia e Slot sta vincendo la Premier. Il Milan ha bisogno di ritrovare le proprie radici, il proprio DNA. Il successo non si può comprare, ma va cercato con il lavoro e le scelte giuste".
“Non so chi sia la scelta giusta. Ciò che conta è assumere un allenatore che si adatti all’identità del club, qualunque essa sia. L’Inter, ad esempio, ha una sua filosofia e un sistema di gioco chiaro, un tecnico che lo mette in pratica alla perfezione ed elementi adatti al 3-5-2. Il Milan deve riscoprire il proprio DNA e trovare un indirizzo a livello dirigenziale prima ancora di pensare al manager giusto".
“Le sue ultime stagioni sono state incredibili ed è un giocatore che ci sta esaltando. Lo conosco dai tempi delle giovanili all’Az Alkmaar e sono molto orgoglioso dei progressi che ha fatto. È diventato un top a livello mondiale segnando tanti gol e giocando alla grande con continuità".
"Sarebbe un disastro. I rossoneri sono indietro e la loro rincorsa sarà dura, ma devono dare il massimo. Ce la possono ancora fare".